Mondragone – La città versa in una situazione indecorosa e in un degrado diffuso, con alcune strade lastricate di immondizia, che ‘bestie’, purtroppo nostri simili, abbandonano ad ogni ora del giorno e della notte. C’è bisogno di ‘tolleranza zero’. Occorre un piano straordinario. Occorre recuperare risorse per pulire tutto il territorio e per implementare una permanente azione di vigilanza e una diffusa videosorveglianza. Non possiamo più lasciare alle sole spalle di un assessore un fardello così pesante di inciviltà e di vergogna umana. Nei giorni scorsi il sindaco Pacifico è intervenuto con due ordinanze sullo stato di abbandono di immobili, con l’obiettivo di dare un giro di vite al degrado urbano in cui versa Mondragone, anche a causa di strutture fatiscenti e diroccate e di terreni abbandonati. Beni immobili privati che oltre a dare un duro colpo all’immagine della città, rappresentano non di rado un limite alla sicurezza.
L’Ambc plaude a questa iniziativa ed in merito alle politiche per il decoro urbano si permette di segnalare un progetto: www.decorourbano.org, invitando cittadini ed amministrazione ad aderire. Ma l’Ambc ricorda a Pacifico, ancora una volta, la proposta di Regolamento per l’acquisizione al patrimonio dei beni comuni degli immobili privati in stato di abbandono, che il sindaco fece sua durante la campagna elettorale ed inserì nel programma della Coalizione del Patto Civico. Dall’ottimo sito di ‘Salviamo il Paesaggio’ segnaliamo questo link, ovvero l’esperienza di Napoli e quella di San Giorgio di Pesaro, con la speranza che qualche consigliere, visto che il programma del Patto Civico continua ad essere tradito da parte di Pacifico, possa farne oggetto di una propria mozione.
Ma l’Ambc vorrebbe però richiamare l’attenzione di Pacifico anche sui tanti beni immobili comunali che continuano a versare in uno stato di degrado ed abbandono: dal sottopassaggio al cavalcavia sulla domiziana (due infrastrutture abbandonate e per ora prive di prospettiva), dall’ex scuola elementare di Sant’Angelo (mai diventata sede della Polizia locale e ad oggi trasformata in discarica) al sito archeologico della via Appia nei pressi del Cimitero (abbandonato a se stesso), dallo stesso Cimitero comunale (perennemente sporco e nel degrado) ai tanti spazi pubblici sparsi qui e là sul territorio non curati e diventati permanenti ricettacoli d’immondizia.
Senza scomodare la ‘teoria delle finestre rotte’, caro Pacifico, sappiamo che il degrado – pubblico o privato che sia – chiama degrado. E l’esempio, caro sindaco, conta molto in questi casi. L’’ordine’ rivolto a qualcuno di assicurare il decoro urbano emanato da chi lascia le strutture di tutti all’indecenza perde di autorevolezza e di rispetto. Potrebbe essere, quindi, doveroso affiancare queste ‘giuste’ ordinanze nei confronti di privati con efficaci azioni pubbliche affinché tutti i beni comuni siano efficienti, decorosi e ben curati. Anche con l’ausilio del privato organizzato, ha concluso il portavoce Pagliaro, come previsto dalla proposta dell’Ambc di Regolamento per l’Amministrazione condivisa, inserita nel programma del Patto Civico ed anch’essa ad oggi tradita da Pacifico’.
Gianni Pagliaro, portavoce Associazione Mondragone Bene Comune