Aversa, la libreria sociale “Il Dono” si trasferisce nella Biblioteca Comunale

di Antonio Arduino

Aversa – La libreria sociale “Il Dono” ha cambiato casa. Nella giornata di giovedì 2 agosto sono state portate le ultime cose nella nuova sede che, come annunciato mesi fa, è al piano terra della biblioteca comunale. Era questa l’unica collocazione possibile per la libreria che occupava, fino a qualche giorno fa, dei locali posti al piano terra all’interno del cortile dell’ex Liceo Artistico, in piazzetta Don Diana, accanto al Municipio. Un edificio per gran parte in disuso da anni, oggetto di un intervento di recupero nell’ottica della realizzazione dei lavori per i “Sagrati delle Cento Chiese”, iniziati il primo agosto proprio con l’ex liceo. Chi ha seguito la vicenda ricorderà il lungo braccio di ferro tra l’associazione ‘Convergenze’, di cui è parte ‘Il Dono’, presieduta da Fortunato Allegro, e l’amministrazione comunale che avrebbe voluto liberare quei locali molto tempo prima, ricordando ad Allegro  che gli stessi erano inagibili ma anche occupati senza titolo.

Alla fine si è raggiunto un compromesso, avallato anche da una deliberazione del Consiglio Comunale, concedendo all’associazione ‘Convergenze’, quindi alla libreria sociale, in comodato d’uso gratuito, per sei anni rinnovabili, i locali del piano terra della biblioteca di piazza Santulli in considerazione dell’alto valore culturale e sociale dell’attività svolta dalla libreria. Per l’associazione ‘Convergenze’, pur essendo stati concessi in uso gratuito i locali, la nuova sede avrà comunque un costo. Giacché non solo è stato necessario sottoscrivere un’assicurazione ed una fideiussione ma anche perché a carico dell’associazione saranno le utenze che nella vecchia sede erano a carico del Comune.

Circa il desiderio espresso, in più occasioni, da Fortunato Allegro di poter tornare in piazza Municipio al termine dei lavori di ristrutturazione dell’ex liceo, va sottolineato che l’amministrazione non ha fatto alcuna promessa, né preso alcun impegno in tal senso. Cosicché è ipotizzabile che la nuova sede possa essere definitiva. Se così fosse la libreria sociale si troverebbe nel luogo più idoneo a rappresentare la cultura, dal momento che ora occupa e occuperebbe anche in futuro dei locali interni alla biblioteca comunale.

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