Altamura, rapine a commercianti: tre arresti

di Redazione

Avevano seminato il panico a settembre dello scorso anno, mettendo a segno, nella città di Altamura, tre distinte rapine, di cui due nello stesso giorno, ai danni di commercianti del luogo: rispettivamente un panificio, un negozio di articoli casalinghi, gestito da cittadini cinesi ed una tabaccheria. Il copione, ormai collaudato, era sempre lo stesso. Poco prima della chiusura serale, un uomo travisato da passamontagna ed armato di pistola entrava nel negozio, si faceva consegnare il denaro dalla cassa e, terminato il colpo, si allontanava a bordo di un’utilitaria sulla quale vi era un complice ad attenderlo per garantirsi entrambi la fuga.

I servizi preventivi ed antirapina predisposti dal comando provinciale di Bari,  appositamente effettuati negli orari ritenuti più a rischio, avevano consentito che, il 16 settembre 2017, proprio in occasione dell’ennesima rapina perpetrata ai danni di un supermercato di Andria, venissero tratti in arresto nella flagranza di reato due giovani albanesi, M.E. e K.H., entrambi 23enni, residenti ad  Altamura, consentendo in quella circostanza di recuperare dopo un  inseguimento, il passamontagna e la pistola utilizzata, nonché la somma trafugata.

Le risultanze investigative svolte dai militari del nucleo operativo e radiomobile hanno consentito di ricostruire che i due, arrestati per la rapina, erano gli stessi che avevano messo a segno i tre colpi ad Altamura. Preziose le testimonianze delle vittime che riconoscevano gli stessi indumenti utilizzati in occasione delle rapine subìte e le telecamere di sorveglianza installate presso i gli esercizi pubblici che hanno immortalato le varie fasi e consentito di effettuare i dovuti riscontri. Sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, il Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta della Procura, che ha coordinato le indagini, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due giovani altamurani, pregiudicati, che sono stati così arrestati e condotti in carcere.

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