Sono dodici complessivamente gli indagati nell’operazione “Telonai” che stamani ha portato i finanzieri del comando provinciale di Latina a sottoporre sei persone agli arresti domiciliari, smantellando un collaudato sistema corruttivo attuato tra pubblici funzionari e professionisti pontini con alcuni imprenditori romani, ai danni del Comune di Pontinia dove è sindaco l’attuale presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, che risulta indagato a piede libero. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, su richiesta dei sostituti procuratori Luigia Spinelli e Giuseppe Bontempo.
Tra gli arrestati l’assessore comunale Luigi Subiaco, appartenente ad una lista civica, finito nell’agosto dello scorso anno nell’occhio del ciclone per gli insulti lanciati sui social all’allora presidente della Camera, Laura Boldrini. Dopo quell’episodio il sindaco Medici gli revocò la nomina, prendendo le distanze da quelle esternazioni insieme a tutta la maggioranza consiliare. Ai domiciliari anche Raffaele Scirè e Gianfranco Castellano, professionisti di Latina, Maurizio Filiberti e Giorgio Sottile di Roma.
Dall’attività investigativa, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria ed eseguite anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, è emerso che gli indagati, in concorso tra loro, si sono attivati per pilotare l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi del Comune di Pontinia, con l’intento di consentire l’aggiudicazione a una specifica società in cambio della promessa di future utilità. Ciò è avvenuto attraverso la predisposizione concordata degli atti propedeutici a tale affidamento. Le promesse illecite sono consistite nell’assunzione della figlia del pubblico ufficiale corrotto in una delle società interessate, nonché nell’affidamento, a uno dei professionisti coinvolti, dell’incarico di consulente per la gestione del contenzioso legale, derivante dalla riscossione dei tributi.
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