Carinaro, coppia rapinata e aggredita in casa durante festa patronale: arrestati due nomadi

di Livia Fattore

Entrano in casa dal balcone dove stavano ascoltando il concerto in occasione dei festeggiamenti del santo patrono e trovano due ladri intenti a svaligiarla. Protagonista di questo ennesimo episodio delinquenziale una coppia di Carinaro (uno dei centri più colpiti da questo tipo di reato). Uno dei due malviventi, per zittire la donna che, spaventata dalla presenza dei topi d’appartamento, ha iniziato a gridare, l’ha colpita al capo con uno degli arnesi da scasso che aveva con sé, provocandole una profonda ferita che l’ha costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del 118, che hanno provveduto a suturare la ferita lacero-contusa alla testa, senza ulteriori conseguenze. Insomma, un furto che solo la buona sorte ha fatto sì che non si trasformasse nell’ennesima tragedia, in una zona, il triangolo Teverola-Carinaro-Gricignano, bersagliata da rapine e furti in abitazioni.

Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri della stazione di Gricignano, agli ordini del luogotenente Giuseppe Oliva, competenti territorialmente, i due coniugi erano in balcone ad ascoltare il concerto di Franco Ricciardi, in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Eufemia, patrona del paese, con la casa al buio. Una circostanza che avrebbe ingannato i due malviventi, due nomadi di 25 e 28 anni, successivamente assicurati alla giustizia, che hanno creduto l’abitazione di via Provinciale Teverola-Carinaro vuota. I due erano intenti a rubare gli oggetti che vi erano all’interno quando sono stati sorpresi dai proprietari, due coniugi entrambi dipendenti dell’Asl locale. Insospettita dai rumori, la coppia ha fatto capolino nell’abitazione. Davanti ai due si sono materializzati i malviventi. Poi l’aggressione alla donna e la fuga.

Ma i due topi d’appartamento sono stati intercettati e fermati dai carabinieri, intervenuti tempestivamente sul posto grazie all’allarme dati dai vicini di casa, allertati dalle grida della padrona di casa. Entrambi sono stati rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di rapina impropria e lesioni, in attesa delle decisioni che adotteranno nei loro confronti i magistrati della procura di Napoli Nord.

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