Castronovo, lo “scuolabus della mafia”: 6 arresti per appalto pilotato

di Redazione

I carabinieri della compagnia di Lercara Friddi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda, nei confronti di sei persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione aggravata, rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e trasferimento fraudolento di valori.

Il provvedimento cautelare scaturisce dagli esiti di una lunga indagine avviata dal settembre 2016 e relativa ad alcune gravi irregolarità segnalate ai militari in merito alle procedure della gara d’appalto indetta dal Comune di Castronovo di Sicilia (Palermo) per l’aggiudicazione del servizio di trasporto scolastico comunale per l’anno scolastico 2016/2017, assegnato per un importo di circa 31mila euro a una ditta di fatto riconducibile a un noto pluripregiudicato, già sorvegliato speciale, e condannato per associazione mafiosa.

Le indagini hanno consentito di accertare che l’imprenditore Antonio Biancorosso (finito in carcere), anche grazie, secondo gli inquirenti, di alcuni dipendenti comunali, – tutti adesso ai domiciliari – era riuscito a far desistere la ditta di San Giovanni Gemini che si era aggiudicata la gara d’appalto. Il titolare della ditta era stato minacciato, e si era così ritirato, facendo scattare l’assegnazione per il secondo arrivato, Biancorosso. Naturalmente, non figurava lui come titolare della ditta, ma una insospettabile prestanome, la figlia, studentessa, raggiunta da un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Con il provvedimento cautelare è stato anche disposto il sequestro preventivo della somma pari all’appalto conseguito illegalmente, nonché della ditta di trasporti di Biancorosso.

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