Furti nell’Olgiatese: arrestati due varesotti

di Redazione

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Como, con la collaborazione dei colleghi della stazione di Olgiate Comasco, hanno chiuso una lunga indagine su una serie di furti nell’Olgiatese per cui sono stati arrestati due giovani del Varesotto. L’attività investigativa è partita nel novembre 2017 a seguito di una serie di furti nei comuni attorno ad Olgiate Comasco. I militari dell’Arma hanno cominciato a vagliare serratamente le telecamere di videosorveglianza nei luoghi degli episodi al vaglio. Un’auto, una Lancia Y vecchio modello, ha dato modo di mettere i militari sulla pista giusta. Quel veicolo infatti, stranamente, era sempre nei paraggi nei momenti dei furti. Si è infatti poi scoperto che si trattava proprio del mezzo dei malviventi, intestato al padre di uno dei due arrestati.

Sono quindi iniziate le intercettazioni e le indagini, anche se la svolta nell’operazione è arrivata lo scorso gennaio. Il 30 del mese infatti una donna è stata scippata a Valmorea ed è stata proprio lei a riconoscere per prima i due indiziati. E un contributo importantissimo – come sottolineano gli stessi carabinieri – è arrivato dai testimoni di quello scippo, due giovani che hanno soccorso la vittima dell’episodio e l’hanno accompagnata in comando a fare denuncia. Loro hanno visto i due malviventi scappare a bordo di una Fiat 500 blu, la seconda auto dei due arrestati utilizzata durante le loro “prodezze”.

E stamattina, all’alba, l’esecuzione della custodia cautelare in carcere, a firma del gip Laura De Gregorio, a carico di Valentino Carulli e Davide Angelo Scandura, entrambi 21enni e residenti a Cantello, in provincia di Varese, che dovranno rispondere di furti già accertati e altrettanti in fase di verifica. Ben otto gli episodi accertati a carico dei due giovani. I primi due nel territorio di Colverde, nel periodo novembre 2017 quando avrebbero compiuto un furto in abitazione, mentre a Faloppio avrebbero portato via da un’abitazione circa 500 euro e alcuni monili di valore. Poi lo scippo a Valmorea, di cui i due giovani, come i militari hanno appreso durante un’intercettazione telefonica, si sono anche vantati dato che l’episodio era stato riportato dai media locali. Ancora, due episodi: il primo il 28 marzo a Rodero, quando furono sottratti dei pluviali da una ditta, e il 24 aprile a Castelnuovo Bozzente, dove furono asportati sempre dei pluviali in rame dalla chiesa del paese.

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