I carabinieri di Mondragone hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di D.C., 23 anni, e una al regime dei domiciliari a carico di V.S., 26 anni, e S.R., di 46, questi ultimi già detenuti per reati della stessa specie perché ritenuti responsabili di numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti, del tipo marijuana, hashish, crack e cocaina sul territorio mondragonese. Contestualmente è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di altri sei indagati, deferiti a piede libero, nell’ambito dello stesso procedimento.
Le indagini, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, svolte dal settembre 2016 al febbraio 2017, sono consistite principalmente in attività di intercettazione telefonica delle utenze in uso agli spacciatori, indagine tecnica rivelatasi particolarmente proficua, essendo stata riscontrata da servizi di osservazione, controllo e pedinamento da parte dei militari, nonché da sequestri di sostanze stupefacenti, arresti in flagranza e dichiarazioni rese dalle persone che stabilmente si rivolgevano agli indagati per l’acquisto di sostanza, con cadenza pressoché quotidiana. Le evidenze investigative hanno consentito di ricostruire la gestione del mercato della droga sul territorio mondragonese, piazza di fatto ripartita tra loro, atteso che alcuni degli indagati gestivano la vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti di tipo “pesante” ed altri di tipo “leggero”.
Rilevanti sono stati i quantitativi di droga recuperata nel corso dell’indagine nonché delle somme di denaro contante sequestrate. A fini esemplificativi, uno degli indagati, aveva avuto la possibilità di affittare una camera di un noto albergo mondragonese per farla diventare luogo adibito al taglio ed allo spaccio dello stupefacente. Durante l’esecuzione dell’ordinanza, i carabinieri hanno effettuato sei perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, anche all’interno dei noti “Palazzi Azzurri” di via Palermo, concluse con esito positivo, rinvenendo complessivamente 300 grammi di hashish, circa 200 di marijuana ed una piantina coltivata all’interno dell’abitazione di uno degli indagati, nonché 8 colpi di pistola calibro 9×21.