Sette consulenti del lavoro, che dirottavano consistenti somme di denaro, fino 50mila euro per ciascuna ditta, nelle casse di un sindacato che ricambiava scegliendoli come docenti per i loro corsi, sono stati denunciati dal Primo Gruppo Napoli della Guardia di Finanza che ha anche confiscato 320mila euro da un conto corrente.
Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, i consulenti del lavoro, approfittando della fiducia concessa loro dagli imprenditori, versavano somme di denaro sottoforma di quote associative volontarie attraverso i modelli F24. Trenta i casi finora accertati che però, secondo gli inquirenti, rappresenterebbero solo la punta dell’iceberg.
L’indagine è scattata dopo la denuncia di un imprenditore partenopeo, il quale, grazie all’analisi dei rendiconti annuali della propria azienda, ha riscontrato anomalie con riferimento al costo del personale dipendente. Le indagini sono state coordinate dalla sesta sezione della Procura di Napoli.