In questi giorni è stata posta in essere una campagna di controlli volti al controllo del territorio ed al contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne da parte dei carabinieri forestali della stazione di Vairano Patenora sorprendendo, nel comune di Pratella, in località “Via Parco – Masseria Castallo”, due uomini intenti a raccogliere il pescato all’interno di una nassa collocata nella porzione terminale di una pescaia abusivamente realizzata all’interno del letto del Fiume Volturno.
I due sono ritenuti responsabili della realizzazione della pescaia (in dialetto locale denominato “cannizzo”), che è una struttura realizzata a forma di imbuto nell’alveo con pali in legno conficcati nel letto dello stesso ed intrecciate con canne, frascame e materiale legnoso sostenuti da tondini in ferro, corde e fili metallici, avente la finalità di impedire il libero passaggio agli esemplari adulti di fauna ittica presente nel fiume allo scopo di obbligarli a dirigersi nello sbocco dell’imbuto laddove è applicata una nassa avente una maglia rete di acciaio che una volta entrati al suo interno la forte corrente contraria dell’acqua impedisce loro di uscire. Inoltre, in una località limitrofa è stata rinvenuta una seconda pescaia attrezzata con la nassa terminale, che è stata posta in sequestro, senza però riuscire ad individuare i responsabili.
I due trasgressori sono stati deferiti in stato di libertà per realizzazione abusiva di pescaia nell’alveo demaniale del Fiume Volturno con deturpamento di bellezze naturali. Si è, tra l’altro, provveduto ad interessare gli Enti preposti alla tutela del territorio ed alla protezione civile, in quanto, costituendo le pescaie un ostacolo al regolare deflusso delle acque, era necessario far provvedere nel più breve tempo possibile alla loro rimozione.