Si sono concluse in questi giorni le indagini che, nel marzo del 2017, avevano portato i finanzieri del comando provinciale di Ascoli Piceno a sottoporre a sequestro preziosi, titoli e contanti per oltre 3 milioni di euro, frutto delle distrazioni effettuate dall’ottantottenne R.D. a danno della coetanea P.M., benestante nubile e senza figli. Gli approfondimenti investigativi hanno portato i militari ad individuare altre distrazioni di beni, effettuate in tempi pregressi dallo stesso uomo, nei cui confronti si è proceduto anche a ricondurre a tassazione i profitti illecitamente acquisiti, segnalando agli uffici Finanziari una massa impositiva sottratta all’Erario di 1,8 milioni di euro, alla quale si è aggiunta anche una discreta parte di denaro (circa 150mila euro) derivante dalle locazioni “in nero” di 22 appartamenti di proprietà dello stesso, ubicati a San Benedetto del Tronto, per le quali sono stati anche recuperati 31mila euro di imposta.
Gli accertamenti di oggi hanno ulteriormente coinvolto da un punto di vista penale l’anziano fattore – il quale, approfittando del rapporto fiduciario e di esclusività che si era instaurato con l’anziana benestante, era arrivato a farsi rilasciare una procura generale in virtù della quale, di fatto, aveva potuto gestire tutto il patrimonio della malcapitata quale assoluto “dominus” – essendosi realizzata la fattispecie di “dichiarazione infedele”, per la quale è contemplata la reclusione da uno a tre anni.
Quanto di nuovo rilevato dai finanzieri ascolani ha consentito di sottoporre a sequestro, a San Benedetto del Tronto, quattro appartamenti di proprietà dell’anziano, per un valore stimato di circa 500mila euro, beni che, costituendo “l’equivalente” delle imposte sottratte all’Erario, constatate dalle Fiamme Gialle attraverso la verifica fiscale finalizzata alla tassazione dei proventi illeciti, saranno assoggettati alle procedure per la successiva confisca.
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