Il contatore dell’energia elettrica era stato manomesso per alimentare in modo fraudolento un bar di recente aperto nella zona centrale di Teverola, nel Casertano, e addirittura le parti comuni di un fabbricato di otto piani. Con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica, i finanzieri del gruppo di Aversa hanno tratto in arresto e sottoposto al regime dei domiciliari il titolare dell’attività commerciale e denunciato a piede libero l’amministratore del condominio.
Supportati dai tecnici dell’Enel, i baschi verdi hanno accertato che, nei quattro mesi trascorsi dall’apertura del locale, l’imprenditore aveva giovato di un indebito risparmio stimabile in oltre 3.500 euro. Ma non era finita. Da un esame più attento del percorso dei cavi di alimentazione veniva anche scoperto che l’allaccio illegale non alimentava solo le attrezzature e i locali del bar ma, bypassando completamente il contatore, anche le parti comuni di un intero stabile di otto piani, compreso l’autoclave e l’ascensore.
Un’operazione, questa delle Fiamme gialle, mirata a debellare un’ormai diffusa forma di “risparmio” illegale da parte di persone disposte ai più bizzarri stratagemmi per abbattere i costi di esercizio delle loro attività commerciali.