Aversa, accessi irregolari in Ztl: 7mila multe in tre mesi e 72mila euro di incasso

di Nicola Rosselli

Aversa – Oltre 7mila verbali per accesso non consentito nella Zona a traffico limitato. Una cifra assurda se si considera che queste contravvenzioni sono state elevate in soli tre mesi tra maggio e agosto scorso. Una media allucinante di 500 accessi proibiti a settimana. I dati sono stati forniti d’intesa dal consigliere comunale delegato alla Polizia municipale, Michele Galluccio, e dal responsabile dei caschi bianchi aversani, Stefano Guarino, che evidenziano, tra l’altro, come oltre mille verbali sono stati pagati entro i cinque giorni dalla notifica della contravvenzione per poter beneficiare dello sconto previsto dalla normativa in vigore. Il tutto per circa 72mila euro di incasso. Altri pagamenti sono, inoltre, ancora in attesa per essere eseguiti.

“Il primo bilancio lo trovo addirittura sorprendente. Ancora più sorprendente – ha dichiarato il comandante Guarino – un’altra circostanza: sono tanti gli automobilisti che si recano presso il nostro comando ben prima della notifica del verbale per chiederci di verificare se sono effettivamente transitati nella Ztl con l’obiettivo di pagare cercando di risparmiare quanto più è possibile”. La multa in questione, infatti, ammonta, in caso di notifica, a poco meno di 100 euro, mentre se si paga nei cinque giorni dalla contestazione scende del 30%, ossia a poco meno di 72 euro. “Si tratta – ha dichiarato da parte sua il consigliere Galluccio – di risultati che sorprendono. Se da un lato può far piacere perché si rimpinguano le casse comunali, dall’altro spero che si tratti di una cattiva abitudine che vada scemando. Preferiremmo, infatti, che si osservino le regole”.

Galluccio fa riferimento anche ad un altro particolare che rende ancora più eclatante la quantità di contravvenzioni elevate sino ad oggi: chi si accorge di aver oltrepassato un varco attivo, se non è andato troppo oltre, può effettuare anche inversione di marcia considerato che la foto viene scattata quando il veicolo è penetrato nella zona a traffico limitato per una ventina di metri almeno. “In relazione a questi introiti – ha continuato l’esponente della maggioranza consiliare – ritengo fondamentale che le entrate da queste contravvenzioni vengano innanzitutto utilizzate per realizzare gli ultimi due varchi elettronici che mancano, ossia in via Valente e via San Nicola. Così facendo, la zona a traffico limitato sarà completamente controllata in maniera elettronica evitando un dispendio di energie e garantendo, per quanto possibile, una movida più tranquilla”.

Guarino e Galluccio sottolineano anche come non sia esatta la notizia secondo cui ci sia una valanga di ricorsi al Giudice di pace contro queste contravvenzioni. Al comando della Polizia municipale, infatti, ad oggi risultano solo una ventina di ricorsi. “Anche perché – conclude Galluccio – il sistema utilizzato è simile a quello di tantissime città italiane, anzi, i tabelloni luminosi posti all’ingresso dei varchi ad Aversa sono addirittura più ampi di quelli che possiamo incrociare in altre città, anche più grandi, non ultime proprio Napoli e Caserta”.

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