Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della Procura sul sequestro dei fondi della Lega in relazione alla truffa ai danni dello Stato, stimata in 49 milioni, per cui sono stati condannati in primo grado Umberto Bossi, l’ex tesoriere Francesco Belsito e tre ex revisori dei conti. Al momento i fondi sequestrati ammontano a circa 3 milioni di euro e nelle casse del partito ce ne sono poco più di 5. La Lega può ora impugnare la decisione in Cassazione.
I difensori della Lega potrebbero ora impugnare la decisione e ricorrere ancora in Cassazione. Era stata proprio la Cassazione ad aprile a rinviare al Riesame il caso dopo aver accolto la richiesta della Procura di poter sequestrare fondi del Carroccio, oltre a quelli già trovati. “Siccome la Lega Nord ha direttamente percepito le somme, in quanto oggettivamente confluite sui conti correnti, non può ora invocarsi l’estraneità del soggetto politico rispetto alla percezione delle somme di cui ha direttamente tratto un concreto e consistente vantaggio patrimoniale”, hanno scritto i giudici del Riesame nelle motivazioni della sentenza.
I difensori del Carroccio avevano presentato una consulenza “per dimostrare che i soldi che la Lega ha in cassa ora sono contributi di eletti, donazioni di elettori e del 2 per mille della dichiarazione dei redditi. Sono somme non solo lecite ma che hanno anche un fine costituzionale: consentono al partito di perseguire le finalita’ democratiche del Paese. Dire che sono profitto del reato e’ un non senso giuridico”. Il procuratore Francesco Cozzi aveva annunciato che nel caso in cui il Riesame accogliesse la decisione della Cassazione avrebbe chiesto l’immediato sequestro dei fondi.
“Sono tranquillissimo. E’ una vicenda del passato, ci levino tutto, gli italiani sono con noi”. Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, commentando la decisione del Tribunale del Riesame di Genova di accogliere il ricorso della Procura sul sequestro dei beni della Lega. “Si tratta di una vicenda del passato e spero che la Procura di Genova si impegni su temi come il drammatico incidente del ponte”. “Da parte mia – ha evidenziato Salvini – sono tranquillo e sto lavorando per le espulsioni di migliaia di irregolari indesiderati. Gli avvocati fanno il loro lavoro. Io non sono turbato perché si tratta di fatti di dieci anni fa. I processi alla storia non mi affascinano. Se ci tolgono tutto lo facciano pure, gli italiani sono con noi”.