La mozzarella di bufala campana Dop è l’unico formaggio del Sud nell’elenco dei prodotti tutelati dall’accordo di partenariato economico (Ape) Ue-Giappone firmato a luglio scorso. E dal 27 al 29 settembre il Consorzio di Tutela volerà a Tokyo proprio per partecipare a un importante summit internazionale. È in programma la consultazione preliminare per l’implementazione dell’accordo nella parte riguardante i formaggi, alla presenza dei rappresentanti della Commissione europea, del ministero dell’Agricoltura giapponese e degli operatori economici. Da parte italiana, accanto al Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, ci saranno anche i Consorzi di Tutela Asiago Dop e Grana Padano Dop, accompagnati dal primo segretario dell’ambasciata italiana a Tokyo. L’obiettivo è di affrontare i nodi e le esigenze operative reciproche sulla corretta commercializzazione e sull’utilizzo dei grandi formaggi tricolori che hanno trovato nuove tutele.
“L’accordo apre nuove prospettive di sviluppo per la bufala Dop nel Paese asiatico, che ama particolarmente la mozzarella e che oggi si piazza al nono posto per l’export dell’oro bianco campano, con una quota del 2,5% nel 2017”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo. L’Ape è la maggiore intesa commerciale mai negoziata dall’Europa, che consentirà di creare una zona di libero scambio comprendente più di 600 milioni di persone. Il direttore del Consorzio campano, Pier Maria Saccani, spiega: “Per quanto riguarda le esportazioni di formaggi, per le quali l’Ue è già l’attore principale sul mercato giapponese, saranno soppressi i dazi elevati su molti formaggi a pasta dura e sarà stabilito un contingente esente da dazi per i formaggi freschi come la mozzarella di bufala”.
Un capitolo fondamentale riguarda i prodotti a Indicazione geografica. “L’intesa infatti – aggiunge Saccani – riconosce e tutela sul mercato giapponese oltre 200 prodotti agricoli europei aventi una specifica origine geografica, tra cui la mozzarella di bufala campana Dop, accanto all’Aceto Balsamico di Modena, Prosecco, Jambon d’Ardenne o l’Irish Whiskey, solo per fare qualche esempio. Questi prodotti godranno in Giappone dello stesso livello di tutela che è attualmente riconosciuto nell’Unione europea”.