Sant’Arpino, Elpidio D’Antonio presenta “Fantastiche nuvole di Maschere Atellane”

di Redazione

A Sant’Arpino, dopo la pausa estiva, domenica 30 settembre, alle 10.30, nel seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, riprendono gli appuntamenti della rassegna letteraria “Sulle Orme del Cantor d’Enea” – giunta all’ottava edizione – che vede confluire nel centro atellano alcuni fra i più interessanti autori del panorama culturale nazionale e campano. La rassegna, ideata e promossa dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino, domenica mattina propone un incontro con l’autore locale Elpidio D’Antonio, che ha dato alle stampe “Fantastiche nuvole di Maschere Atellane”. Il libro, che è impreziosito da bellissime illustrazioni realizzate dal giovane artista santarpinese Alessio D’Elia, ricostruisce i canovacci, i momenti salienti, le figure e gli uomini protagonisti di uno dei momenti più belli e significativi della comunità santarpinese: il “Carnevale Atellano di Sant’Arpino” che in quest’area “si perde nelle remote adolescenze del tempo divenendo una rappresentazione della Storia, un simbolo dell’identità, un tassello della memoria, un culto da preservare e tramandare, uno spaccato antropologico, una tradizione che crea ponti e invita a riflettere”.

Il programma dell’evento, che registra l’adesione anche del “Comitato Permanente del Carnevale Atellano”, coordinato dal giornalista Elpidio Iorio, prevede i saluti istituzionali del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, del sindaco Giuseppe Dell’Aversana, del presidente del Consiglio Comunale nonché delegata alla Cultura Ivana Tinto e del presidente del Comitato Permanente del Carnevale Atellano Virginio Guida. Successivamente si confronteranno con l’autore due importantissimi ospiti:  la poetessa e attrice Liliana Palermo e lo scrittore, poeta e docente di lingua napoletana Nazario Bruno a cui peraltro si deve la traduzione in lingua napoletana di nove canti della  Divina Commedia di Dante Alighieri con l’opera ‘Nfierno Priatorio Paraviso’.

Quali le finalità di questa pubblicazione? Il libro intende consegnare ai posteri un pezzo prezioso del giacimento culturale atellano. È questo l’obiettivo principale dell’autore, Elpidio D’Antonio, poco più che settantenne, appartenente ad una nota famiglia santarpinese da sempre con lo sguardo rivolto al sociale. E nemmeno lui vuole sottrarsi dal dare un contributo di crescita alla sua terra. Ricostruisce passo passo il vecchio rito del Carnevale Atellano di Sant’Arpino, di cui è stato uno dei protagonisti nell’edizione dell’anno 1982, non per una mera operazione nostalgica ma al contrario perché ritiene, giustamente, che si tratti di una tradizione che ha una forza storica e antropologica che è ricca di futuro. Un testo che è un riferimento imprescindibile per i santarpinesi/atellani che intendono organizzare il Carnevale nel rispetto degli antichi festeggiamenti. A tal proposito l’autore fornisce doviziose notizie sulla messa in scena, sugli attori, sul canovaccio da seguire e sulla scenografia da allestire. Il testo è arricchito dai disegni di Alessio D’Elia che nonostante la sua giovane età già vanta una lunga esperienza d’illustratore. Testo e immagini, abilmente combinati, catapultano il lettore in un tempo altro, mettendolo al centro di una scena mai vissuta, uno stato di ebbrezza emotiva dal sapore eccezionale e ineffabile.

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