Sabato e domenica l’atleta Raphaela Lukudo, la “freccia azzurra” che, con Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso e Libania Grenot, lo scorso 2 luglio ha regalato all’Italia l’oro nella staffetta 4×400 ai Giochi del Mediterraneo a Tarragona, in Spagna, sarà ad Aversa nella città che le ha dato i natali. “Raffa la Bionda” (come ironicamente si fa chiamare), nata ad Aversa 24 anni fa, rappresenta il simbolo di un’Italia multirazziale. La famiglia, infatti, è originaria del Sudan, ma si era stabilita da tempo in Italia: prima nel Casertano, ad Aversa, e successivamente, quando ‘Raffaella’ aveva appena due anni, a Modena.
“Per noi è un vanto che un’atleta così brava sia nata nella nostra Città e con l’intera cittadinanza vogliamo renderle onore”, ha detto l’assessore allo Sport, Alfonso Oliva. “Accoglieremo Raphaela con affetto e con l’onore che merita. – commenta il sindaco Enrico De Cristofaro – E’ di fatto una nostra concittadina, dato che è nata ad Aversa, e saremo lieti di accoglierla per un weekend di sport”. Raphaela incontrerà, sabato alle 11 gli alunni del Liceo Sportivo ‘Niccolò Iommelli’ di Aversa. Nel corso dell’incontro il sindaco Enrico de Cristofaro e l’assessore allo Sport Alfonso Oliva consegneranno l’onorificenza all’atleta azzurra che il giorno dopo interverrà alla Stranormanna come madrina.
Raphaela, caporal maggiore dell’Esercito e laureanda in scienze motorie ha scoperto l’atletica nel 2006, con il Mollificio Modenese, per diventare una promessa del giro di pista sotto la guida tecnica di Mario Romano. Nel 2011, dopo aver dimostrato il suo valore ancora allieva ai Mondiali di categoria (semifinalista sul piano nonostante un infortunio alla vigilia della gara), si è trasferita per un paio di anni con la famiglia nei pressi di Londra, rientrando poi in Italia. Dal giugno 2015 si allena con Marta Oliva alla Cecchignola, nel centro sportivo dell’Esercito, sotto i cui colori gareggia. Nella stagione indoor 2018 si è migliorata più volte fino a 52.98 (sesta italiana di sempre al coperto), realizzando poi il primato nazionale della 4×400 ai Mondiali. Studia scienze motorie ma ha frequentato l’istituto d’arte, conservando la passione per disegno e foto.