Un’iniziativa che sembra appartenere ad un’altra epoca, quando ancora il commento collettivo di letture era un’attività ritenuta comune; un modo per riconnettere (usando un termine caro alle nuove generazioni) i giovani al mondo della lettura in realtà cittadine non sempre aperte in tal senso e, soprattutto, un evento collettivo e di comunione per sottrarli all’alienante mondo dei social e accompagnarli verso la lettura non solitaria. Queste sono le caratteristiche principali del gruppo “I Bookstoppisti di Zia Fenice”, con un’età compresa che va dai 16 ai 30 anni (anche se i portavoce tengono a precisare non ci sia un’età media), fondato da Mariachiara Leone soltanto pochi mesi fa.
“La nostra – dichiara la giovane amministratrice – è un’iniziativa di gruppo di lettura che nasce dal mio blog personale (FeniceInPigiama) che porto avanti non come lavoro, ma come passione. Nel blog parlo, appunto, di libri, arte e cultura in generale”. “E’ un progetto ancora in erba – continua Leone – dunque, per ora, non abbiamo contatti con scuole o altro, anche se vogliamo si ampli sempre di più”. Il gruppo è nato ufficialmente a Casalnuovo di Napoli dove si è svolto anche l’incontro inaugurale, durante il quale c’è stato dapprima uno scambio di opinioni in merito alla lettura, ai gusti personali e agli autori preferiti e, poi, la discussione sul libro “Figlie del mare”.
Il secondo incontro, avvenuto via Facebook, per rispettare le esigenze di tutti, ha riguardato, invece, il celebre “1984” di Orwell. “L’iniziativa nasce – sostiene la Leone – proprio per raggruppare a Casalnuovo tutte quelle persone che leggono, magari rintanate in casa”. I ragazzi si augurano di poter portare avanti il progetto a lungo e, soprattutto, di trasmettere quest’idea e la medesima passione anche ad altri gruppi sparsi sul territorio regionale e non.
In foto un barattolo molto particolare. Alla fine di ogni incontro, in forma anonima, i Bookstoppisti lasciano lì un pensiero, una riflessione o la segnalazione di un passaggio significativo. Allo scadere dei 12 mesi dall’inizio del Gdl, ci sarà la lettura dei bigliettini, pescati a caso da ogni bookstoppista. L’intento è quello di spingerli verso uno scambio di idee libero e fruttuoso.