Allo scalo aereo di Roma Fiumicino, la polizia aeroportuale e i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 26enne albanese Argit Tusshilla, ritenuto responsabile, in concorso, di rapina e omicidio. Il giovane, proveniente giunto in aereo dal suo Paese d’origine, era già stato tratto in arresto, ai fini di estradizione, il 9 marzo scorso, dalla polizia albanese del distretto di Dibra, in esecuzione di un ordine di cattura internazionale. – continua sotto –
Il provvedimento cautelare trae origine dall’attività d’indagine svolta, dal settembre 2015 al dicembre 2016, dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, coordinati dalla locale Procura, che ha consentito di far luce sull’omicidio dell’imprenditore agricolo Pasquale Guarino, compiuto il 23 settembre 2015 nelle campagne tra San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere, in contrada Mangiabove. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, integralmente condivisa dal giudice per le indagini preliminari, Turshilla, insieme ad altri partecipi, si rese responsabile di un tentativo di rapina ai danni di Guarino, il quale, per effetto della reazione opposta ai rapinatori, venne attinto da due colpi di pistola che ne cagionavano la morte. L’albanese poi si rese irreperibile al fine di sottrarsi agli accertamenti dell’autorità giudiziaria, fino alla sua cattura in Albania circa tre anni dopo.
Le indagini sono state supportate da intercettazioni e dall’analisi delle immagini immortalate da alcune telecamere presenti sulla vasta area teatro del delitto e delle informazioni raccolte tramite i tabulati telefonici pregresso, insieme alle dichiarazioni rese da alcune persone informate sui fatti. Turshilla è stato rinchiuso nel carcere sammaritano.
AGGIORNAMENTO 29 MARZO 2024 – Argit Turshilla è stato assolto dopo quattro processi e cinque anni di carcere, mentre il cugino Roland è stato scarcerato dal Riesame: leggi qui
