Frode fiscale su asse Trieste-Salerno: sequestrati beni per 1 milione

di Redazione

Su disposizione della Procura di Nocera Inferiore, la Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro per equivalente fino a 28 milioni e 100mila euro nei confronti di un uomo della provincia di Napoli, oltre che di una società ad esso collegata, indagato per i reati di frode fiscale e riciclaggio.

Il provvedimento scaturisce da un’indagine, delegata dalla Procura di Trieste e condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza friulana, che ha consentito di scoprire una rilevante frode fiscale (quantificabile in quasi 160 milioni di euro di imponibile sottratto a tassazione, con il mancato pagamento inoltre dell’Iva per circa 35 milioni di euro), perpetrata da tre soggetti, poi arrestati alla fine del mese di giugno scorso. Il meccanismo di evasione fiscale si fondava sull’utilizzo di società esistenti solo sulla carta, alle quali ricondurre formalmente la compravendita di partite di prodotti energetici, poi vendute “in nero”.

Il sequestro disposto dal tribunale nocerino era stato già adottato dal tribunale di Trieste, poi dichiaratosi incompetente in relazione al luogo di commissione del reato più grave di autoriciclaggio. Di conseguenza, gli stessi provvedimenti cautelari sono stati riproposti in Campania. Le indagini sinora svolte hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro due immobili, un’autovettura e conti correnti, per un valore di circa 1 milione di euro. Accertamenti sono in corso per individuare ulteriori disponibilità riconducibili agli indagati.

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