Operazione “Lecke” dei carabinieri della compagnia di Busto Arsizio (Varese), agli ordini del capitano Marco D’Aleo, coordinati dalla Procura diretta dal procuratore Gianluigi Fontana, che hanno eseguito nove arresti per furto in abitazione, in azienda e spaccio di stupefacenti. Per un altro indagato è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Un gruppo criminale, composto in gran parte da albanesi, tra i 25 e i 40 anni, domiciliati tra Parabiago, Cerro Maggiore, San Vittore Olona, Saronno e Legnano, operava in particolare tra le province di Varese e Milano e già in passato era stato coinvolto in attività investigative di diversa natura per i frequenti e costanti collegamenti con soggetti di spicco della criminalità albanese in Italia. Gli indagati reinvestivano una parte dei profitti, derivanti dai furti, nell’acquisto di cocaina e marijuana.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Nadia Alessandra Calcaterra,è partita a seguito di un ingente furto di tessuti pregiati – circa 600 rotoli di stoffa –all’interno di un’azienda di Cuggiono (Milano), risalente al 2015. La refurtiva venne nascosta in un capannone a Castano Primo (Milano). Quel nascondiglio fu trovato da complice italiano, poi la refurtiva misteriosamente venne trafugata. I malviventi minacciarono il proprietario dell’immobile sospettando che fosse lui l’autore del furto. Il complice della banda, vedendo che la situazione stava degenerando e temendo per la sua incolumità, decise di raccontare, in via confidenziale, ciò che sapeva ai carabinieri che avviarono le investigazioni, proseguite anche nella ricostruzione di una serie lunghissima di furti di gasolio nelle ditte di autotrasporti della zona ma anche dalle auto in sosta sulla pubblica via. Un bisogno di gasolio che verrà poi giustificato dall’attività frenetica messa in atto per l’acquisto di droga con frequenti viaggi in Europa, soprattutto in Germania, Olanda e Spagna.
25 i furti accertati ai danni di aziende e abitazioni, tre eseguiti in poco tempo da un membro della banda in casa della sua anziana vicina di casa, dalla quale ha sottratto a più riprese monili e monete da collezione. Tre i sequestri di droga: 3 chili di marijuana a Como, decine di dosi di cocaina a Saronno e 100 grammi di hashish. E’ emerso che la banda aveva contatti con il nord Europa, Germania e Olanda in particolare, e con Spagna e Albania, dove acquistava stupefacenti da altri gruppi di albanesi.
Dalle indagini è anche emerso che la banda voleva introdurre sul mercato locale anche la nuova droga “Amnèsia”, pericoloso genere di marijuana tagliata con metadone, molto diffusa tra i ragazzi perché a basso costo. Era, infatti, stata avviata una trattativa in Svizzera per l’acquisto di questa sostanza ma il blitz dell’Arma ha messo fine all’intera attività del gruppo criminale.
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