Napoletani scomparsi in Messico, i parenti occupano i binari della stazione

di Redazione

Tensioni davanti all’ingresso della Stazione centrale di Napoli dove stamani i parenti dei tre uomini scomparsi in Messico – Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino – hanno organizzato una protesta occupando il binario 20 e impedendo la partenza del treno Frecciarossa 9620 diretto a Milano.

“Chiediamo per l’ennesima volta, dopo nove mesi, per pietà, per carità, aiutateci perché non ne possiamo più”, ha detto Serena, cugina di Vanessa Cimmino, moglie di uno dei tre scomparsi. “Non ne possiamo più, I responsabili dei rapimenti sono stati individuati ma le istituzioni italiane non fanno pressione per farsi dire che fine hanno fatto i nostri parenti. Siamo pronti a tutto anche a bloccare l’aeroporto e l’autostrada. Iil 118 ha soccorso la moglie di Raffaele Russo, il primo italiano di cui si sono perse le tracce.

Raffaele e Antonio Russo, padre e figlio, e Vincenzo Cimmino, sono scomparsi in Messico, dalla città di Tecalitlan nello stato di Jalisco, il 31 gennaio scorso. L’inchiesta portata avanti nel paese dell’America Centrale ha di recente portato all’arresto, da parte delle forze di polizia federali, di alcuni agenti accusati di aver rapito i tre napoletani per “consegnarli” a un cartello criminale locale. In manette sono finiti anche i boss delle organizzazioni criminali ritenute mandanti del rapimento.

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