In esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, in cui si ipotizza il reato di abuso di ufficio, la Guardia di Finanza ha sottoposto a vincolo cautelare l’area di cantiere, pari a circa 300mila metri quadrati, del costruendo centro commerciale “Parma Urban District” adiacente all’aeroporto “Giuseppe Verdi”. Le indagini hanno preso avvio da un esposto – presentato all’autorità giudiziaria da parte di un’associazione ambientalista – nel quale venivano ipotizzate criticità nell’iter amministrativo di rilascio dei permessi di costruzione.
Nel corso delle conseguenti investigazioni, delegate al Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Parma, è emerso che l’erigendo centro commerciale ricade pienamente in un’area, che sulla base di norme sia primarie (Codice della navigazione) che secondarie (regolamento Enac – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), deve ritenersi sottoposta a vincolo aereoportuale. In particolare, proprio per la sua posizione a ridosso dell’aeroporto, al fine di minimizzare possibili rischi per la collettività in caso di incidenti aerei, in tale area non sarebbe stato possibile edificare strutture e/o edifici frequentati da un considerevole numero di fruitori (quali scuole, centri commerciali etc, aventi un elevato “carico antropico”).
Viceversa, non curando di aggiornare il piano di rischio aeroportuale in base all’ultima versione del regolamento che l’Enac aveva emanato fin dal 2011, pur in presenza di tali limitazioni edificatorie, tra ottobre 2017 e gennaio 2018 l’ufficio preposto del Comune di Parma rilasciava permessi di costruzione, in forza dei quali la società costruttrice avviava l’attività edificatoria. Invero il citato Regolamento, emanato in attuazione di standard tecnici internazionali, estendeva l’ampiezza delle aree prossime agli aeroporti italiani, prevedendo esplicitamente – per chiari motivi di sicurezza – il divieto di edificare in dette aree manufatti (tra i quali, per l’appunto, i centri commerciali), con il conseguente obbligo di adeguamento del Piano di rischio. E tuttavia, nonostante tale previsione, le strutture comunali preposte hanno rilasciato permessi di costruire basati su strumenti urbanistici superati, in violazione di una specifica norma posta a tutela dell’incolumità pubblica.
Al fine di impedire che il reato potesse essere portato ad ulteriori conseguenze, la Procura ha richiesto ed ottenuto dal tribunale l’adozione di un provvedimento di sequestro preventivo dell’edificando centro commerciale, provvedendo a disporre la notifica di un avviso di garanzia a tre esponenti del Comune di Parma – due tecnici e l’assessore all’Urbanistica – per il reato di abuso d’ufficio in concorso. Sono in corso ulteriori indagini al fine di delineare compiutamente il contesto e le singole responsabilità.
IN ALTO IL VIDEO