Treviso, spumante “taroccato” con vini dell’Est Europa: sequestrate 200mila bottiglie

di Redazione

La Guardia di Finanza di Treviso, nell’ambito dell’operazione “Gran Cuvée”, ha sottoposto a sequestro quasi 200mila litri di vino spumante di una nota cantina della Marca Trevigiana, realizzato mediante operazioni di spumantizzazione con l’utilizzo di vino originario di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in violazione della normativa comunitaria in materia di produzione e commercializzazione dei vini.

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Treviso hanno riscontrato le singole operazioni di elaborazione effettuate dall’azienda, anche attraverso il minuzioso esame della contabilità industriale, ed hanno così appurato che 114.700 bottiglie di spumante pronto per la vendita erano state ottenute con vini provenienti dall’Est Europa, derivanti da 17 lotti differenti, ancorché la produzione, come riportato in etichetta, avvenisse in Italia.

Le bottiglie sono state sequestrate unitamente ad altri 111.500 litri di vino allo stato sfuso, in corso di lavorazione nell’ambito della “seconda fermentazione” con l’aggiunta di vino non comunitario. Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha disposto, come consentito dalla disciplina europea, che i prodotti vinicoli sotto sequestro, non essendo commercializzabili, vengano inviati in distilleria, ovvero siano utilizzati per la produzione di aceto destinato a fini industriali.

Ai trasgressori sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 240mila euro. La merce sottratta alla vendita avrebbe consentito la messa in commercio di oltre 260mila bottiglie di vino spumante, per un valore complessivo di circa 800mila euro, da destinare alla grande distribuzione sia in Italia che all’estero.

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