Aversa – Passa la proposta di convenzione con l’Eav, la società proprietaria della metropolitana, ma anche e soprattutto di quelle aree che ospitarono il tracciato della Ferrovia Alifana. La maggioranza questa volta, dopo il flop dell’ultima seduta, quando è venuto meno il numero legale, è stata, praticamente, blindata. I consiglieri comunali in odore di passaggio in maggioranza (in verità sarebbe un ritorno per entrambi), Mario Tozzi e Nico Nobis, si sono astenuti.
Questa, in sintesi, la cronaca della seduta di civico consesso di sabato mattina. Ma la cronaca dell’evento dimostra che non è stato tutto così lineare. La convenzione, che concede alla città una serie di spazi da utilizzare soprattutto come parcheggi, è stata contestata dalle opposizioni perché considerata antieconomica. «Non hanno chiarito – ha dichiarato il consigliere del Pd Alfonso Golia – i dubbi sollevati e non hanno accettato di rinviare l’approvazione per apportare le modifiche richieste dalla minoranza. Sono stati capaci di rendere una cosa buona per la città invotabile. Io ancora non mi capacito». «Come hanno fatto a votare – ha concluso Golia – una convenzione dove scrivono cose che il sindaco (che l’ha sottoscritta) dice non essere vere. Questa è follia pura».
«Abbiamo risolto – si contrappone il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, proponente, Michele Ronza – un altro problema del passato nell’interesse della città. Se non avessimo approvato la concessione in uso delle aree di proprietà dell’Eav domani lo stesso Ente avrebbe potuto chiudere una strada che è diventata importantissima e soprattutto tutte le aree che oggi sono usate come parcheggio che vanno da via Michelangelo fino a via Leonardo Da Vinci. Il tutto per canone di 2400 euro anno».
«Non si capisce – continua Ronza – perché la minoranza abbia votato contro il provvedimento nonostante avessi dato tutti i chiarimenti richiesti senza mai dire un ‘non lo so’. Alcuni esponenti della minoranza hanno riconosciuto che dopo il mio intervento hanno dichiarato di aver chiarito alcuni punti oscuri. Nonostante ciò hanno votato contro il provvedimento chissà perché. Se non lo avessimo fatto le aree potevano andare in mano ai privati, con quale risultato? La minoranza si arrampica sugli specchi, basti pensare il voto di astensione su una ratifica di variazione di bilancio per aver partecipato ad un bando regionale sullo studio di microzonizzazione sismica. Pensi che la Regione mette il 75% e noi il 25% (totale euro 37000) per uno studio importantissimo. La minoranza che fa: si astiene. Mah».