Aversa – Saranno 260 i giovani aversani che martedì prossimo, 6 novembre, saranno costretti a recarsi a Napoli, al Centro Direzionale, a partire dalle 12, per prendere parte alle selezioni per lo svolgimento del servizio civile, in particolare dei quattro progetti presentati dal Comune normanno (Basta un clic, Cambiamo aria, Libri in comune e Opportunità nuova di accompagnamento per un totale di 33 giovani). Accade per la prima volta dopo che, per anni e anni, le selezioni si sono svolte sempre presso la Casa Comunale.
Una decisione che fa letteralmente sobbalzare il consigliere comunale di Noi Aversani, Carmine Palmiero, che dichiara: «Chi si occupa della cosa pubblica deve tenere ben a mente che i giovani non devono essere sporcati dalla mala politica. Sembrano essere parole scontate ma crediamo fermamente che non bisogna mai stancarsi di ripeterle». «Nell’anno 2017 – continua l’esponente di opposizione – abbiamo sollevato molte critiche all’amministrazione relativamente al servizio civile, progetto diretto ai giovani tra i 16 e i 28 anni. La maggior parte dei vincitori del bando risultarono avere gli stessi cognomi di molti soliti noti. A noi, infatti, sembrò strano che, casualmente, ci ritrovammo come giovane volontario del servizio civile il figlio di un funzionario o di un dipendente comunale e via dicendo, mentre di figli di semplici cittadini nemmeno l’ombra».
«Dunque, – è ancora Palmiero a parlare – dopo che abbiamo sollevato molteplici dubbi su questa procedura dai contorni poco delineati lo scorso anno, per quest’anno l’amministrazione ha deciso di fugare ogni dubbio: i colloqui non saranno più eseguiti presso il Comune di Aversa ma presso una struttura sita al Centro direzionale di Napoli. Orbene, il Comune paga alla Amesci 15 mila euro ogni anno per la gestione del servizio civile e questa associazione, cambiando marcia rispetto al passato, chiede ai ragazzi di Aversa di andare a Napoli per un colloquio. Mi domando se dalla maggioranza qualcuno abbia sollevato delle perplessità o se ai colleghi consiglieri e al sindaco faccia piacere questo cambio di registro».
Il progetto “Basta un Clic”, ha 4 volontari, e mira a promuovere l’educazione informatica e l’utilizzo consapevole di Internet e delle nuove tecnologie da parte della popolazione in età scolastica e della popolazione anziana. Il progetto Cambiamo aria, con 7 volontari, intende disincentivare comportamenti illeciti della popolazione ed incoraggiare il radicamento della cultura della legalità. Il progetto “Libri in Comune”, con 6 volontari, nasce con l’intento di promuovere, valorizzare e salvaguardare il patrimonio della biblioteca comunale, favorendo la più ampia conoscenza e fruizione della stesse da parte di un numero sempre maggiore di cittadini. Il progetto “Opportunità nuova di accompagnamento”, con 16 volontari, pone l’attenzione sui bisogni del soggetto con disabilità e/o versante in condizioni di scarsa autosufficienza (es. anziani), attraverso un adeguato percorso di sostegno psico-socio- assistenziale, indispensabile per l’adattamento del disabile all’ambiente, favorendone i processi di integrazione e socializzazione.