L’avvicendamento al governo della compagine Lega-5Stelle, in aperta discontinuità di politiche con il precedente governo a maggioranza Pd, ha imposto all’Amministrazione comunale di Castel Volturno intervenire con un ulteriore atto formale per tenere l’alta l’attenzione dello Stato sul territorio. La delibera approvata dal Consiglio comunale mira a richiedere, infatti, il riconoscimento al Comune di Castel Volturno di più ampi trasferimenti e risorse, compensando le carenze strutturali del bilancio, nell’ordine di circa 5 milioni all’anno, equiparando la città a un Comune di fascia demografica superiore, calcolata attraverso gli effetti della popolazione stabile che insiste sul territorio, pur non risiedendo formalmente.
I dati statistici relativi ai servizi-utenze, in particolare la raccolta rifiuti, è riferibile infatti a una popolazione di circa 44mila abitanti, ovvero gli effettivi che insistono sul territorio, ma che anagraficamente, da censimento, si riducono a poco più di 26mila certificati. Un tale squilibrio, evidente non solo ai numeri, ma anche a un rapido sguardo se si attraversa la Domitiana, costringono, da anni, l’Amministrazione e in generale l’Ente a condurre politiche prive di qualunque pianificazione e ordine. L’immigrazione irregolare è infatti il tratto distintivo di Castel Volturno, com’è ampiamente noto a livello internazionale. Più nel dettaglio, la richiesta integra e contiene il pacchetto di interventi, relazioni, audizioni e istanze già inoltrate agli enti superiori, dalla Prefettura fino all’Unione Europea, negli ultimi 4 anni, onde garantire alla città il minor numero di disagi, maggiori risorse, coerenti con le condizioni sociali, culturali, economiche del territorio, assieme a urgenti strumenti di riqualificazione.
“L’atto approvato dal Consiglio comunale – ha dichiarato il sindaco Dimitri Russo – è un ulteriore passo per il riconoscimento di Castel Volturno quale unicum europeo straordinario, come già affermato dall’Unione Europea. Una richiesta di necessaria compensazione per le sofferenze che prova Castel Volturno, che la storia e la volontà di molti ha trasformato in una discarica sociale per l’immigrazione irregolare, e per il disagio di ampie fasce della popolazione dell’hinterland napoletano-casertano (arresti domiciliari, criminalità, ecc.) vista l’estensione abnorme del territorio e l’offerta abitativa praticamente sconfinata e adatta a tutte le tasche, oltre a essere una precisa richiesta politica al governo gialloverde di insistere e non cedere sul decreto Mezzogiorno, il 91/2017, che contiene, nei 22 milioni di euro stanziati, interventi di riqualificazione urbana, tra cui scogliere per il litorale, fogne, isole ecologiche, sistemi di video-sorveglianza a beneficio dell’intera comunità. Un ulteriore passo dalla protesta alla proposta – ha concluso il primo cittadino – perseguendo lo spirito che ha sempre contraddistinto il lavoro dell’Amministrazione sin dal suo insediamento”.
Nella cittadina rivierasca, com’è noto, insistono circa 15mila immigrati irregolari, la cui espulsione, come lo stesso Salvini ha recentemente ammesso, è praticamente impossibile. Nella deliberazione, ulteriori richieste sono state: un ristoro sociale per l’eccessiva presenza di immigrati e per i danni causati dall’inquinamento dei Regi Lagni, il potenziamento strutturale delle Forze dell’Ordine per un più efficiente controllo del territorio, l’aumento del numero di dipendenti comunali integrati da mediatori culturali e il censimento delle singole abitazioni per l’emersione dell’illegalità diffusa e il recupero dei tributi erariali, più l’istituzione di uno sportello immigrazione e incentivi e sgravi fiscali per le imprese che restano e per attrarre investimenti.