Gricignano – “La mia scelta di dare le dimissioni dal Consiglio comunale è esclusivamente politica, dopo quello che è avvenuto era impossibile pensare di poter stare in un gruppo dove le decisioni prese il giorno prima, anzi la sera prima, non sono più valide il mattino seguente. Allora a cosa serve il nostro parere?”. Maria Rosaria D’Agostino, fino ad ieri assessore alle Politiche sociali del Comune di Gricignano, esordisce così, in un post pubblicato sui social, nel rendere note le motivazioni che l’hanno indotta a rassegnare le dimissioni, insieme ad altri tre esponenti della maggioranza (il vicesindaco Vittorio Lettieri, l’assessore Lena Licciardiello e la consigliera Michelina D’Aniello) e ai cinque dell’opposizione (Andrea Aquilante, Andrea Moretti, Gianluca Di Luise, Giovanna Zampella, Carmine Della Gatta), determinando la fine prematura, a soli quattro mesi dall’insediamento, dell’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Santagata (leggi qui).
Così come Lettieri, che ieri aveva rilasciato le prime dichiarazioni (leggi qui) al ritorno dallo studio notarile napoletano dove i nove avevano sottoscritto le dimissioni, che saranno protocollate lunedì mattina nella casa comunale, anche la D’Agostino lascia comprendere che la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata rappresentata dal caso Progest, azienda di trattamento rifiuti che, durante la conferenza di servizi per approvare la richiesta di ampliamento dell’impianto, aveva ricevuto l’ok del dirigente dell’area tecnica. (leggi qui).
“Il nostro parere – scrive D’Agostino – era sfavorevole all’ampliamento della Progest, fabbrica di smaltimento rifiuti presente nella zona industriale di Gricignano (e quando dico ‘nostro’ mi riferisco a tutta l’amministrazione presente alla riunione di martedì sera, sindaco compreso), così come avevamo professato in campagna elettorale: ‘no ad altre fabbriche della puzza’. Ed invece cosa succede? Apprendo dai social che il parere del Comune è stato favorevole, io mi sarei aspettata una reazione forte, una convocazione urgente da parte del sindaco per sapere chi fosse il ‘colpevole’. Invece il silenzio più tombale, nessuna reazione e, soprattutto, spiegazione dell’accaduto. Allora mi chiedo: ma per restare incollati alla poltrona dobbiamo subire tutto questo? Qualcuno prende decisioni per noi, così importanti tra l’altro e senza che nessuno dica nulla?”.
“Mi dispiace terribilmente – sottolinea la dimissionaria – che dopo tutto l’impegno, tutto il tempo investito per mettere in pratica il cambiamento in cui veramente credevo ho dovuto fare una scelta così drastica, ma davvero mancavano i presupposti per metterlo in pratica questo cambiamento”. “Sinceramente – conclude D’Agostino – la mia coerenza e il rispetto che ho nei confronti dei cittadini, con i quali avevo preso un impegno, non vale una poltrona. Ecco il perché ho detto ‘no’ a questo modus operandi che non mi appartiene”.
Intanto, domenica mattina, alle ore 11, nel circolo “Gricignano Attiva” di piazza Municipio, i quattro esponenti dell’ordmai ex maggioranza Santagata terranno una conferenza stampa per spiegare nei dettagli i motivi delle loro dimissioni.