Trentola Ducenta, Apicella: “Mai parlato di scioglimento, forse è preoccupazione della maggioranza”

di Redazione

La verità! Ridurre al silenzio, o tentare di farlo, è una prerogativa del Sindaco. Vorrebbe che tutti tacessero per non ostacolare i suoi programmi. Se questo è il suo metodo … lascio al buon senso civico di tanti, il commento! Piuttosto che pensare ai miei supporters, pensa ai tuoi che ti hanno anche dato dello sprovveduto; mi pare di aver letto che “anche una riunione di condominio viene annullata se la convocazione non è regolare”. E questo non è stato certo affermato da chi mi è vicino!

Premesso che la verità di quanto accaduto e la chiarezza sulla “questione” del ricorso trova fondamento esclusivo nell’arroganza del sindaco e della sua maggioranza, andiamo ai fatti. Nella seduta consiliare del 3 agosto scorso ho pubblicamente dichiarato che la convocazione era illegittima e che sarebbe stato opportuno rinviarla, sanando a monte il vizio di forma. Questo elemento essenziale della “querelle” è facilmente recuperabile dal verbale di quella seduta. Senza presunzione, ma con cognizione di causa (perché, essendo avvocato, conosco bene la normativa che regolamenta la materia, a differenza dei tanti avvocati che ti suggeriscono!), avevo dato, per il supremo interesse della Città e dei Cittadini, l’unico e solo suggerimento che poteva essere utile al prosieguo del cammino Amministrativo nella “legalità e trasparenza” (come più volte tuonato dal sindaco e dalla maggioranza): sospendere la seduta e riconvocare il Consiglio. Purtroppo la sua ignoranza, e quella dei suoi suggeritori, ha fatto sì che prendesse il sopravvento l’arroganza, la presunzione e, udite, udite, l’illegittimità.

In definitiva, i fatti e la loro sequenza temporale sono questi: è stato convocato, per il 3 agosto scorso, il Consiglio Comunale; tale convocazione non aveva, di fatto, i requisiti di legittimità in quanto non era stata appropriatamente notificata ad una consigliera; in apertura di seduta ho evidenziato questa mancanza e, quindi, la non legittimità della convocazione stessa con l’invito a riconvocare in altra data il consiglio stesso; ho chiesto ed ottenuto che queste mie dichiarazioni fossero iscritte nel verbale della seduta; il sindaco, con la sua maggioranza, ha deciso di continuare la seduta, operando in difformità con le norme e le leggi che regolamentano la materia, non facendo nemmeno votare le pregiudiziali da me avanzate; considerata questa illegittimità,  tutto il gruppo di opposizione ha abbandonato l’aula; il consiglio ha proseguito e ha deliberato illegittimamente; della convocazione del consiglio e delle decisioni assunte è stata chiesta ragione al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar); il Tar ha emesso sentenza di chiara illegittimità, annullando le deliberazioni assunte; il Prefetto ha ordinato la riconvocazione del consiglio per riadottare le delibere illegittime.

Ma chi aveva ragione? Le pregiudiziali da me avanzate erano legittime ed andavano votate. Sindaco, ti sfido pubblicamente a smentire quanto da me affermato, verbalizzato agli atti del Consiglio e deliberato dalla sentenza del Tar. Questo è il vero “ristabilire la verità dei fatti e fare chiarezza”. Al Signor Prefetto mi viene di chiedere quali siano il “rispetto delle modalità e dei termini regolamentari”, atteso che il termine del 31 luglio è abbondantemente superato! Qual è la deroga che il Signor Prefetto ha disposto a riguardo? E, ancora, cosa significa “tempestivamente”? Un giorno, un mese, un anno?  

Sull’accusa a me rivolta di distrarre la maggioranza dai bisogni reali dei cittadini devo dire che, finora, non ho ancora visto nulla di concreto se non deliberazioni illegittime, corresponsione di indennità, occupazione di posti retribuiti, e, per ultimo, la gran bella figura fatta per il mercato settimanale: sospeso, spostato, sospeso, e … la prossima azione in quali tempi? Di chi la colpa? Di chi la responsabilità? Nonostante la nostra collaborazione per la risoluzione della questione, si continua a procedere alla rinfusa. Dimenticavo. Non ho mai parlato dello scioglimento del consiglio. Evidentemente è una vostra preoccupazione! Per quanto mi riguarda, non ho preoccupazioni di sorta: andate avanti per la vostra strada.

Michele Apicella, consigliere comunale

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