“La Pubblica Amministrazione ieri, oggi e domani”, a Paestum congresso Unsa-Confsal

di Redazione

106 miliardi di tagli in otto anni per i dipendenti statali che, congiunti al blocco del turn over e ai mancati rinnovi sull’importo delle pensioni dei dipendenti pubblici provocherebbe un effetto strutturale che farebbe viaggiare la pubblica amministrazione con trenta miliardi in erano, cifra ottenuta da varie voci come la minore spesa pensionistica o la riduzione del personale.

Questi i dati che emergono da uno studio condotto da Confsal-Unsa, sindacato dei lavoratori del pubblico impiego, riunitosi per il congresso nazionale a Paestum, in Campania, regione dove il disagio per questi tagli è più che evidente. “A furia di tagliare i rami l’albero crolla”, queste le parole di Massimo Battaglia, segretario generale Unsa, riferendosi agli effetti della minore spesa sui servizi pubblici, dalla scuola alla salute, fino alla sicurezza.

Nel corso del congresso, dedicato al tema “Ieri, oggi e domani” del pubblico impiego, affrontate le tematiche del cambiamento della pubblica amministrazione, come renderla più efficiente per un maggiore servizio al cittadino e come combattere il discredito, purtroppo molto attuale, che ha coinvolto la categoria spesso con generalizzazioni del tutto errate. A prendere parte alla tavola rotonda iniziale Sergio Gasparrini, presidente di Aran, organismo di diritto pubblico che ha il compito di rappresentare le pubbliche amministrazioni nella negoziazione contrattuale dei dipendenti pubblici.

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