Con il convegno “Il Non Profit per la cultura e lo sviluppo del Mezzogiorno, Creiamo insieme un futuro su misura del Sud Italia”, venerdì 26 ottobre, dalle ore 16, nel Foyer Salone degli Specchi – Teatro di San Carlo Napoli, sarà celebrata la nascita della Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo, costituita per la gestione di progetti socio-culturali dal Gruppo Isaia, attivo da oltre sessant’anni nell’abbigliamento maschile di alta gamma. L’evento è promosso dalla Fondazione Isaia – Pepillo in collaborazione con la Fondazione Teatro di San Carlo, con il Patrocinio del Comune di Casalnuovo di Napoli ed è inserito dal MiBaC nel programma dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (#The Past Meets the Future).
Primo evento pubblico promosso dalla Fondazione Isaia – Pepillo, il convegno di presentazione della Fondazione, vuole essere una reale occasione di confronto su un tema di fondamentale importanza per la crescita civile, sociale ed economica del Sud Italia per giocare le proprie partite anche a livello nazionale ed internazionale. Moderati da Stefano Arduini, Direttore del magazine Vita e del sito www.vita.it, offriranno i loro contributi: Vito Grassi, Presidente Unione Industriali Napoli e Campania, Gaetano Manfredi, Rettore Università Federico II Napoli e Presidente CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), Giorgio Righetti, Direttore Generale ACRI (Associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio Italiane), Rosanna Purchia, Soprintendente della Fondazione Teatro di San Carlo, Armando Branchini, Vice Presidente Fondazione Altagamma, Gianfranco D’Amato, Amministratore Delegato di Seda International Packaging Group e membro Advisory Board del Museo di Capodimonte e Massimo Pelliccia, Sindaco di Casalnuovo di Napoli.
Chiuderà il convegno Gianluca Isaia, per raccontare gli obiettivi e le ambizioni della neonata Fondazione Isaia-Pepillo. “La Fondazione, intrecciando profumo di tradizione e slancio innovativo, incarna la peculiare filosofia del brand Isaia. Con attività di rilevanza sociale, economica e culturale vuole assicurarsi che la napoletanità continui ad essere nel mondo esempio di genio e passione.” – Spiega Gianluca Isaia, Presidente della Fondazione Isaia-Pepillo e Amministratore Delegato della Isaia & Isaia Spa – “Le tradizioni sono un dono da rispettare e tramandare. Dobbiamo tener presente il nostro passato per poter disegnare il futuro. Milioni di gesti, un’unica voce. Da soli possiamo immaginare tanto. Ma è insieme, con l’impegno e l’aiuto di tutti, che ogni gesto fa nascere qualcosa di reale”. Con questa vision la Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo fa “una promessa a Napoli: restituire alla città quello che lei ha dato a noi attraverso numerosi progetti per il territorio”.
Quattro le direttrici principali lungo le quali si muoveranno i singoli progetti della Fondazione Isaia – Pepillo il cui Direttore Generale è Tommaso D’Alterio (dedicato full-time a questo progetto dopo una lunga esperienza nel Gruppo Isaia): attività di ricerca in collaborazione con enti universitari; attività di formazione con particolare attenzione ai mestieri a rischio di scomparsa; progetti culturali di recupero e valorizzazione dell’immenso patrimonio campano; convegni ed eventi di promozione del territorio. L’attività di ricerca darà vita ad un articolato progetto storico sulle origini della sartoria napoletana tra Napoli, Londra e Casalnuovo, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Federico II di Napoli. Un’analisi storica esauriente e definitiva sulla sartoria partenopea per raccontare tutto il suo passato nella maniera più completa possibile così da tutelarne il futuro.
La prima tappa consentirà di approfondire, con un lungo viaggio spazio-temporale, la storia della tradizione sartoriale napoletana dalle origini alla nascita dei primi sarti moderni nella seconda metà dell’Ottocento. Affiancato da un gruppo di studiosi con esperienze di ricerca e pubblicazioni nell’ambito della storia economica e sociale del Mezzogiorno nonché della storia dell’abbigliamento, il professore Franco Barbagallo, direttore di “Studi Storici” ed autore di numerosi studi sulla storia politica e sociale del Mezzogiorno, curerà insieme al professore Silvio De Majo e ad altri studiosi esperti, la stesura di un volume che custodirà quanto gli autori sapranno scoprire e raccontare.
Le tappe successive saranno a Londra (per ritrovare i punti di contatto tra la scuola londinese e quella partenopea) e nella provincia di Napoli, in particolare nella città dei sarti per antonomasia (così come era annoverata sin dagli anni cinquanta), Casalnuovo di Napoli. “Siamo orgogliosi – afferma Gianluca Isaia – che il primo progetto della Fondazione, una ricerca sulle origini della tradizione sartoriale napoletana, avrà tra le sue tappe fondamentali il Comune di Casalnuovo di Napoli, la famosa città dei sarti. Ad essa va un nostro pensiero e ringraziamento speciale”. L’attività di formazione avrà l’obiettivo di tutelare e trasmettere alle nuove generazioni quei saperi che hanno regalato al territorio partenopeo eccellenze produttive di rilevanza mondiale. La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo vuole formare sarti professionisti ed essere una guida nel complesso mondo della sartoria.
Si partirà subito con una “Scuola per giovani sarti”, una fucina di segreti del mestiere della durata triennale che consentirà di trasmettere la grande eredità del sapere e del saper fare, di competenze speciali e indispensabili per realizzare l’inimitabile. Una scuola che possa rappresentare una possibilità di riscatto per molti, permettere di creare nuove opportunità di lavoro e tutelare il patrimonio di conoscenza delle storiche maestranze che oggi rischiano di scomparire. Si potrà accedere alla scuola attraverso la partecipazione ad un iter codificato di selezione, e i relativi costi saranno sostenuti dalla Fondazione Isaia con il contributo dei fondi privati e pubblici che sosterranno il progetto; la sede del corso sarà naturalmente Casalnuovo.
Le iniziative culturali, promosse e supportate in collaborazione con intellettuali, associazioni e altre realtà del territorio, saranno legate alla valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale napoletano: musica, teatro, poesia, prosa, arti figurative e anche cucina, tradizioni, lingua, e tutto quello che incarna la “napoletanità”. In primis, “Un corso di lingua napoletana” darà il via al filone culturale, con lezioni che ne faranno riscoprire insidie ed emozioni, così come testimoniano grandi capolavori immortali. Nella poesia, nella prosa, nella letteratura e nella musica, il suono melodioso del napoletano ha lasciato il suo segno ovunque e non stupisce che sia stato riconosciuto come lingua meritevole di tutela dall’UNESCO. È un linguaggio vivo, ricco di fascino, che ha raggiunto il mondo intero grazie a innumerevoli canzoni, poesie ed opere di prosa, distinguendosi da un mero dialetto o accento da imitare. Il corso di napoletano è un cammino fra tutto questo, un viaggio che farà amare ancora di più una lingua unica.
Infine, attenzione e cura saranno dedicate alla promozione e valorizzazione del territorio, promuovendo l’immagine di Napoli e della Campania attraverso l’organizzazione di eventi, sia nazionali che internazionali, finalizzati a diffondere i risultati dei progetti della Fondazione, in un’ottica di confronto e di collaborazione con realtà pubbliche e private interessate alla crescita del territorio. Ed è in questo filone che si innesta il convegno “Il Non Profit per la cultura e lo sviluppo del Mezzogiorno, Creiamo insieme un futuro su misura del Sud Italia”, organizzato per presentare al pubblico la neonata Fondazione Isaia – Pepillo e le sue finalità.
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