Un piccolo campo da tennis, riproposto al pubblico dopo tanti anni, che fa nascere una nuova passione sportiva nella comunità. Non è la sceneggiatura dello spot pubblicitario di una grande marca di attrezzi sportivi, né si tratta della storia avvenuta in un territorio nostrano, ma, anzi, è successo a Parete e a parlarcene, con grande entusiasmo, è il portavoce della Pro Loco cittadina, Cristofaro Di Mauro, che fa parte del direttivo di cinque consiglieri presieduto da Vincenzo Pellegrino.
“Ho sempre amato questo sport – racconta Di Mauro – e ho visto in questo campo l’occasione per diffonderlo anche tra i miei concittadini. La gestione è stata affidata dal comune alla Pro Loco, già da due anni, attraverso una delibera dell’ex sindaco Guida. Per un annetto, nessuno lo ha più curato, ma poi, finalmente, ha rivisto la luce. Mi sono incaricato di rinnovarlo e ripulirlo. L’attrazione ha da subito avuto molto successo. Attualmente, sono almeno 25 le persone che lo usano e, nel mese di luglio, ho formato anche un piccolo gruppo di circa nove bambini dagli 8 agli 11 anni, che grazie ai miei insegnamenti hanno appreso il gioco del tennis. Recentemente, invece, si è svolto un torneo con ben dieci partecipanti”.
Premio del torneo erano degli appetibilissimi buoni Decathlon. E’ stato il tennista luscianese Di Puoti a guadagnarsi “la medaglia d’oro”, segno del fatto che la notizia del campo si è diffusa oltre le mura paretane. Si è posizionato al secondo posto, invece, lo stesso Di Mauro. Un’iniziativa, quella della Pro Loco, che punta a coinvolgere tutti i cittadini, anche considerando che la quota per usufruire del campo è relativamente bassa. “I giocatori – spiega Di Mauro – pagano una quota mensile di 10 euro che serve, perlopiù, a risolvere problemi di manutenzione, per i giardinieri, i fari e la ridipintura che sarà effettuata in primavera”.
A sentirsi maggiormente soddisfatti sono proprio i giocatori, quelli scopertisi tali anche grazie a quel campo da tennis. Tra questi c’è Nicola, che si rivolge a noi felice: “Per motivi personali, legati agli spostamenti e agli impegni universitari, non ho giocato a tennis per tanti anni – spiega – ma ora, con un campo nella mia stessa città e sempre a disposizione, posso finalmente riprendere in mano la racchetta. Ho la possibilità di contattare direttamente le persone e giocare una partita con validi avversari. Credo siano importanti azioni del genere anche per sport non tanto famosi quanto il calcio. Inoltre, non è da sottovalutare la componente relazionale. Ho conosciuto tante persone e con alcune ho anche stretto rapporti di confidenza, se non di amicizia”. Di Mauro conclude ringraziando il presidente Vincenzo Pellegrino, “che mi ha dato la possibilità di gestire questo bel progetto”.