Bologna, sequestrati oltre 7mila falsi modellini di Lamborghini

di Redazione

 I finanzieri del comando provinciale di Bologna hanno condotto un’operazione, articolata su più interventi, all’esito della quale sono stati sequestrati oltre 7mila riproduzioni in scala di automobili radiocomandate contraffatte, repliche di autovetture della casa automobilistica Lamborghini.

In particolare, nel corso dello svolgimento di una serie di controlli per il contrasto alla contraffazione, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sono intervenuti presso la sede di alcuni esercizi commerciali gestiti da cittadini di origine cinese operanti in provincia (nei comuni di Bologna e Budrio) dove hanno rinvenuto, esposte per la vendita, circa 150 modellini di automobili radiocomandate riproducenti, senza legittimo titolo, il design di due note “super car” ( la “Aventador” e l’“Huracan”, oggetto di registrazione comunitaria) dell’azienda di Sant’ Agata Bolognese.

Durante le operazioni, grazie all’esame della documentazione contabile rinvenuta nel corso delle ispezioni, i finanzieri sono riusciti ad individuare quelli che parevano essere i centri di importazione e distribuzione, due società aventi entrambe sede a Poggio Marino, nella provincia di Napoli. Questa situazione è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Bologna che, nella persona del sostituto procuratore Michela Guidi, oltre a convalidare il sequestro delle macchinine rinvenute presso i rivenditori bolognesi, ha disposto l’esecuzione di una perquisizione presso le aziende partenopee.

L’intervento dei militari ha consentito così di scoprire e sequestrare ulteriori 6.800 articoli contraffatti oltre alla documentazione amministrativo-contabile riferita all’importazione/acquisto dei prodotti (documentazione doganale, fatture di vendita, fatture di acquisto, schede di magazzino) al fine di riscontrare i flussi economici e finanziari generati nell’ambito della commercializzazione posta in essere dalle società coinvolte. E’ stato possibile accertare l’importazione dalla Cina e la distribuzione sul territorio nazionale di quasi 21mila modellini contraffatti.

Tutte le attività sono state condotte in stretta collaborazione con l’ufficio legale della casa del Toro, legittima titolare di tutti i diritti di proprietà industriale e di sfruttamento economico, che con i propri periti ha certificato come i modellini oggetto dei sequestri da parte delle Fiamme gialle fossero effettivamente riconducibili al design delle autovetture a marchio Lamborghini. I responsabili dell’illecita attività di importazione, due cittadini italiani, sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Bologna, unitamente ai titolari dei tre esercizi commerciali presenti sul territorio emiliano.

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