Smantellata dai carabinieri della compagnia di Bracciano una consolidata organizzazione criminale che aveva reso la piazza Cesare Leonelli di Campagnano di Roma un luogo di spaccio di droga. Tre albanesi avevano avviato un florido mercato di sostanze stupefacenti che poteva contare su oltre 300 clienti abituali e che utilizzava spesso un bar della piazza come base d’appoggio per la gestione degli affari e delle cessioni.
Il tutto con la complicità di un titolare dell’esercizio commerciale. Proprio il gestore del bar, oltre a mettere a disposizione il suo locale, insieme ad un altro cittadino italiano, coadiuvava infatti i pusher stranieri, procacciando per loro nuovi acquirenti. Lo spaccio al dettaglio avveniva continuamente nell’arco delle 24 ore, con una vendita media giornaliera di circa 50 dosi di cocaina ed un introito quotidiano di 1.800 euro. Per comprare la droga, all’aspirante cliente bastava chiamare un cellulare “dedicato” oppure prendere contatti direttamente con gli spacciatori, di fronte al bar; quest’ultimi successivamente avrebbero provveduto ad indicare al cliente il luogo dello scambio: lo stesso bar, il parcheggio comunale o uno dei vicoli limitrofi.
Gli investigatori hanno così portato a galla gravi elementi di colpevolezza per tutti gli arrestati, i tre albanesi (in carcere) e due italiani (agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso, di spaccio di cocaina. La posizione di uno degli indagati è aggravata dal fatto di aver ceduto sostanza stupefacente ad una donna in cambio di prestazioni sessuali.
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