Carabiniere morto a Caserta: già libero uno dei ladri, altri ai domiciliari. Il padre: “Sacrificio inutile”

di Redazione

E’ già libero uno dei quattro ladri che, martedì sera, a Caserta, hanno fatto scattare un inseguimento durante il quale è morto il carabiniere Emanuele Reali, 34enne residente a Bellona che ha lasciato moglie e due figlie piccole. Il vicebrigadiere dell’Arma, mentre inseguiva uno dei componenti di una banda di “topi d’appartamento” che, poco prima, aveva ripulito un’abitazione in via Alfieri, giunto in via Ferrarecce, dopo aver scavalcato il muretto della linea ferroviaria, è stato travolto da un treno in corsa.

Per Cristian Pengue, 22 anni, incensurato, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora a Napoli, dove risiede, nella zona del rione Traiano. Decisi, invece, gli arresti domiciliari per gli altri due fermati, Pasquale Reale e Salvatore Salvati, entrambi napoletani. Pengue e Reale sono stati arrestati ieri mattina, mentre Salvati era stato bloccato poco prima della morte di Reale. Il quarto ladro, proprio colui che veniva inseguito da Reale, è tutt’ora ricercato.

Gli sforzi dei carabinieri del comando provinciale, dove prestava servizio Reale, vogliono al più presto chiudere il cerchio nella vicenda. Ma l’esito delle udienze di convalida degli arresti dei tre fermati, che ha alleviato le misure cautelari, nonostante le accuse di furto pluriaggravato e resistenza, sta destando sconcerto sia tra i colleghi di Reale che, soprattutto tra i familiari. “Lo chiamano eroe, ma questo non è uno Stato che difende chi svolge il proprio lavoro”, ha detto ieri, durante la trasmissione “Stasera Italia” di Rete4, il padre del vicebrigadiere.

Domani pomeriggio (venerdì 9 novembre, ndr.), alle ore 15, saranno celebrati i funerali di Reali, nella chiesa di Piana di Monte Verna, nell’Alto Casertano, paese di cui è originaria la moglie del carabiniere, Matilde Grasso. A Caserta il sindaco Carlo Marino ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie: “L’Amministrazione comunale di Caserta – si legge nell’ordinanza sindacale – raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini, intende manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città, stringendosi intorno alla famiglia Reali e all’Arma dei Carabinieri”.

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