Arrestato ieri sera a Caserta il quarto componente della banda di ladri d’appartamento sfuggito alla cattura lo scorso 6 novembre, durante l’operazione in cui ha perso la vita il vicebrigadiere Emanuele Reali, 34 anni, di origini umbre ma residente a Bellona, nell’agro caleno della provincia casertana. Si tratta di Pasquale Attanasio, 24 anni, di Napoli, proprio colui che il carabiniere stava inseguendo prima di essere travolto e ucciso da un treno in corsa. Attanasio, accusato di furto in abitazione, resistenza a pubblico ufficiale e morte come conseguenza di altro reato, vistosi ormai braccato, intorno alle 21.30 si è consegnato ai carabinieri del comando provinciale di Caserta, accompagnato da un legale di fiducia.
La banda aveva ripulito un’abitazione di via Alfieri ma era stata intercettata da una pattuglia dell’Arma. All’inseguimento di uno dei ladri, Attanasio, si era posto il vicebrigadiere Reali che, giunto in via Ferrarecce, dopo aver scavalcato il muretto della linea ferroviaria Napoli-Piedimonte, veniva investito dal convoglio, morendo sul colpo. I suoi colleghi, nel frattempo, aveva bloccato un altro componente della banda, Salvatore Salvati, napoletano, mentre la mattina successiva venivano arrestati anche Salvatore Pengue e Pasquale Reale, anch’essi napoletani. Attanasio, invece, era riuscito a far perdere le proprie tracce, fino alla decisione di costituirsi ieri sera.
E mentre si chiude il cerchio sulla vicenda desta sconcerto la decisione della magistratura di alleviare le misure cautelari per i tre complici di Attanasio: Pengue è stato di fatto rimesso in libertà, col solo obbligo di dimora, mentre Reale e Salvati si trovano ai domiciliari. Non a caso, durante la trasmissione “Stasera Italia” di Rete4, il padre del vicebrigadiere, Vittorio, ha commentato: “Lo chiamano eroe, ma questo non è uno Stato che difende chi svolge il proprio lavoro”.
Intanto, oggi pomeriggio, alle ore 15, saranno celebrati i funerali di Reali, nella chiesa di Piana di Monte Verna, nell’Alto Casertano, paese di cui è originaria la moglie del carabiniere, Matilde Grasso, madre delle loro due figliolette. Reali era nato a Rieti, ma la madre è originaria di Poggiodomo (Perugia) e il padre di Monteleone di Spoleto (Perugia), anche se da alcuni anni si è trasferito a Cascia. A Caserta il sindaco Carlo Marino ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie: “L’Amministrazione comunale di Caserta – si legge nell’ordinanza sindacale – raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini, intende manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città, stringendosi intorno alla famiglia Reali e all’Arma dei Carabinieri”.