Cremona, palpeggiava e minacciava dottoresse dell’ospedale: arrestato molestatore

di Redazione

Gli agenti della Squadra mobile di Cremona hanno arrestato un 55enne, dedito all’uso di droga e alcol, con numerosi precedenti per delitti contro la persona, il patrimonio e inerenti le sostanze stupefacenti. L’arresto è scattato per i reati di atti persecutori e violenza sessuale commessi ai danni di personale dell’ospedale di Cremona.

L’uomo, in cura presso la struttura ospedaliera da diversi mesi, durante il periodo di ricovero si è reso autore di numerosi atteggiamenti provocatori e minacciosi nei confronti del personale medico che lo assisteva. In particolare, ha posto in essere numerose condotte di violenza sessuale come palpeggiamenti e baci nei confronti delle dottoresse. Alle aggressioni fisiche seguivano minacce di morte, ingiurie, danneggiamenti alle strutture ospedaliere e sputi rivolti al personale sanitario.

Durante le aggressioni, il personale medico riusciva a trovare rifugio barricandosi in salette di fortuna, costretto ad aspettare che il soggetto placasse i propri intenti minacciosi. I medici, a causa della necessità di contenere l’individuo, si trovavano costretti ad interrompere il proprio fondamentale servizio nei confronti della comunità. Gli atteggiamenti del 55enne producevano nei confronti del personale sanitario una condizione di ansia circa la propria incolumità personale, tanto che nessuno era più in grado di lavorare in modo sereno, per paura di essere ripetutamente molestati o aggrediti.

Data la gravità delle condotte e la pericolosità criminale dell’uomo, la polizia ha immediatamente attivato una delicata strategia investigativa che ha portato, in breve tempo, all’emissione della misura cautelare della custodia in carcere. Il provvedimento, suffragato da importanti elementi probatori raccolti dagli investigatori della Mobile, è stato richiesto dal pubblico ministero Lisa Saccaro ed emesso dal giudice delle indagini preliminari Pierpaolo Beluzzi, in quanto vi è il concreto pericolo che l’uomo reiteri le proprie condotte criminose.

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