Esplode la guerriglia nel cuore di Parigi, dove i “gilet gialli” continuano la loro mobilitazione per protestare contro l’aumento delle tasse sui carburanti. I manifestanti hanno dato fuoco a cassonetti e veicoli di cantiere e alla contestazione gli agenti hanno risposto lanciando lacrimogeni. Alcuni gilet gialli sono riusciti a penetrare in rue de Faubourg, dove sorge il palazzo dell’Eliseo, nonostante la strada fosse stata blindata dalla polizia. I manifestanti chiedono di vedere il presidente Macron.
Circa 81mila persone sono scese in piazza per protestare. Tra queste 8mila nella capitale, secondo il bilancio del ministero dell’Interno. Sabato alla stessa ora i manifestanti erano stati 244mila. In tutto ci sono stati 35 fermi, 18 dei quali a Parigi. Otto i feriti, tra cui due agenti, mentre sabato scorso erano stati 106.
Molti manifestanti sono riusciti ad arrivare nella rue du Faubourg Saint-Honoré, quella in cui sorge il palazzo dell’Eliseo. La strada e i suoi dintorni erano stati blindati dalla polizia, ma molti sono riusciti a entrare togliendo il gilet giallo per rimetterlo poco dopo. Intanto, dalla vicina Champs-Elysées, continuano a levarsi nuvole di fumo nero per gli incendi di cassonetti e veicoli di cantiere, dati alle fiamme dai casseur.
La polizia ha lanciato lacrimogeni contro i manifestanti, disperdendoli, agli Champs Elysées, vicino a place de l’Etoile, secondo quanto dicono i media francesi. Nei filmati diffusi dai dimostranti su Twitter si vedono, oltre ai dimostranti, il fumo bianco e numerose camionette della polizia. Gli Champs-Elysees, nonostante la situazione di grande tensione, restano divisi in due, con pacifici manifestanti con i gilet gialli sulla parte alta e in basso alla Concorde, e gruppi di casseur che, con un centinaio di estremisti di destra con fazzoletti neri sul volto, si scontrano con la polizia.
Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha apertamente accusato la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, di aver “incitato ai disordini” esortando i gilet gialli ad andare sugli Champs-Elysees, dove erano presenti dei “sediziosi di estrema destra”. La leader del RN ha risposto immediatamente: “Condanno le violenze ma la smettano di utilizzarle contro il movimento”.