Sono un italo-serbo e un egiziano. La polizia ha arrestato altri due componenti della banda di baby rapinatori che hanno assaltato martedì sera la farmacia di via Boifava, a Milano, e per la quale erano già stati arrestati un 19 marocchino e la 18enne Micol Chessa, aspirante tatuatrice. E’ stata proprio quest’ultima a far partire accidentalmente due colpi di pistola davanti a una volante martedì sera. La ragazza ha ferito per sbaglio il giovane marocchino, che è poi stato arrestato.
Poliziotti e carabinieri hanno battuto palmo a palmo il popolare quartiere Gratosoglio, alla periferia sud di Milano, per trovare la banda. I tre ragazzi armati e fuggiti in scooter sono stati intercettati martedì sera da una volante. Alla vista della pattuglia hanno cercato di fuggire, poi si sono schiantati in motorino contro le barriere di un ponte pedonale. Dalla pistola in mano alla ragazza, una Beretta 9×17 (rubata, come il motorino), sono partiti due colpi in direzione degli agenti. La ragazza, incensurata, è stata la prima ad essere stata bloccata dalla polizia.
Gli agenti della Squadra investigativa del commissariato Scalo Romana hanno poi individuato, grazie all’analisi della rete criminale del territorio, il cittadino italo-serbo: aveva ancora in casa le scarpe infangate a seguito della rocambolesca fuga lungo un canale. I poliziotti sono poi risaliti ad un secondo appartamento dove il 19enne marocchino aveva nascosto i vestiti utilizzati per la rapine. Nell’appartamento i poliziotti hanno trovato 200 grammi di marijuana, il che ha portato all’arresto dell’italo-egiziano lì residente.
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