Se la direttrice sanitaria dell’ospedale “Moscati” di Aversa, Angela Maffeo, non lo avesse scoperto personalmente, oggi staremmo a parlare dell’ennesimo episodio di malasanità avvenuto in un ospedale italiano. Proprio così, perché questa mattina di giovedì 15 novembre il contenitore di ossigeno che rifornisce l’intera struttura ospedaliera era fuori servizio. Uno stop causato, come accertato dalla direttrice, da un danno presentato dalla valvola della cisterna che fornisce ossigeno all’impianto centralizzato dell’ospedale, consentendone l’erogazione ai pazienti che ne hanno bisogno ed a quelli sottoposti ad interventi chirurgici.
La scoperta, fatta a seguito della quotidiana ispezione della struttura, ha imposto alla Maffeo di chiedere l’intervento dei Vigili del fuoco. Arrivati sul posto, i caschi rossi hanno risolto il problema ipotizzando, tra l’altro, che potrebbe essere stato causato da un tentativo di sabotaggio.
Un’ipotesi che la direttrice non esclude ma che si augura sia completamente sbagliata poiché sarebbe un fatto gravissimo se qualcuno avesse manomesso volontariamente la valvola, creando una situazione di pericolo per l’utenza. Anche se Maffeo non si meraviglierebbe più di tanto “perché – ha commentato la direttrice – dopo tutti gli attacchi mediatici l’esperienza aversana mi ha insegnato che si passa ai sabotaggi e alle intimidazioni”.