Nel corso della notte, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 35enne, Vincenzo Russo, contadino, residente a Parete, gravemente indiziato del ferimento di Luigi P., il ragazzino ferito da un proiettile vagante durante la Vigilia di Natale dello scorso anno, in via Vittorio Emanuele, mentre si intratteneva con amici vicino ad un bar. Per l’uomo le accuse di tentato omicidio, lesioni personali gravissime e detenzione illegale di armi comuni da sparo.
La vicenda, che provocò un rilevante allarme sociale tra la popolazione del territorio, si riferisce al grave fatto avvenuto la vigilia di Natale dello scorso anno quando Luigi, allora 14enne, nel primo pomeriggio del 24 dicembre, mentre passeggiava insieme ad alcuni amici in pieno centro abitato a Parete, venne colpito alla testa da un proiettile vagante, accasciandosi immediatamente al suolo. La raccapricciante scena venne anche ripresa da una telecamera di videosorveglianza. Il giovane, a seguito delle gravissime lesioni riportate, rimase in coma per circa un mese, e solo dopo una lunga riabilitazione riuscì a tornare a casa.
Il provvedimento di arresto scaturisce da laboriose indagini che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo che – secondo quanto emerso dalle attività investigative condotte, tra cui una complessa consulenza balistica – quel giorno, all’interno di un terreno agricolo di sua pertinenza, esplodeva tre colpi d’arma da fuoco con una pistola semiautomatica illegalmente detenuta. Uno dei proiettili andava a colpire un veicolo in transito, fortunosamente senza ferire nessuno, mentre uno degli altri due, esplosi verso l’alto in direzione del centro abitato, colpiva la sfortunata vittima alla testa, cagionandogli una gravissima ferita alla regione parietale destra.
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