II 15 novembre scorso i carabinieri del nucleo operativa della compagnia di Capua, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un fermo e condotto in carcere il 73enne E.A. e il 34enne S.I., ritenuti responsabili, in concorso, dei reati aggravati e continuati di atti persecutori, violenza privata, lesioni personali e tentata violenza sessuale.
La misura è scaturita a conclusione di una breve, ma intensa, indagine, avviata all’inizio di novembre, dopo la denuncia sporta da una donna – con la quale E.A. aveva avuto una relazione sentimentale – che permetteva di acquisire inconfutabili elementi dimostrativi di una reiterata attività persecutoria svolta dallo stesso, con l’aiuto di S.I., nei confronti della donna. Gli indagati ponevano in essere una serie di comportamenti violenti, minacciosi e molesti, oltre ad una tentativo di violenza sessuale (in tal caso il solo E.A.), cagionando alla vittima un grave stato di ansia, paura e sofferenza, incompatibili con le normali condizioni di vita, così costringendola a modificare le proprie abitudini quotidiane ed a trasferirsi in altra dimora.
All’atto del fermo, presso l’abitazione di E.A., venivano rinvenute e sottoposte a sequestro una baionetta per facile Mauser e una pistola semiautomatica a salve, senza tappo rosso, utilizzate dai soggetti per le condotte minatorie. Nella giornata di oggi, l’ufficio del giudice delle indagini preliminari del Tribunale sammaritano, condividendo pienamente le risultanze investigative, disponeva la prosecuzione della custodia in carcere nei confronti di entrambi gli indagati. “Ancora una volta – sottolinea in una nota la procuratrice Mari Antonietta Troncone – l’istanza punitiva della persona offesa si è rilevata decisiva per l’accertamento dei fatti, dimostrandosi fondamentale per l’azione di contrasto ai fenomeni di violenza nei confronti delle donne, priorità di questa Procura”.