Cavi elettrici bruciati, gigantesche bobine ed altri rifiuti abbandonati in campagna. I soliti ignoti in azione in un appezzamento adiacente una masseria diroccate a Villa Literno. A scoprire l’ennesima discarica a cielo aperto i volontari del corpo delle guardie zoofile e ambientali, aderenti al Wwf Alessandro Gatto, Domenico Mottola e Antonio Borrelli che hanno inviato una dettagliata denuncia ai carabinieri di Villa Literno, al sindaco e alla Polizia municipale del comune dell’agro aversano. Le guardie ambientali hanno denunciato reati relativi “all’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi, aventi quantità e qualità tali da far presumere che siano derivanti da attività di impresa, nonché rifiuti ingombranti”.
Gatto, Mottola e Borrelli, dopo aver precisato di essersi recati nel territorio del comune di Villa Literno, lungo i Regi Lagni, nei pressi del quagliodromo Diana, per fare vigilanza venatoria, zoofila ed ambientale, evidenziano: “Ad un certo punto siamo arrivati in un sito agreste ai confini con il territorio del comune di Cancello Arnone. In questo sito, nei pressi di una masseria adibita, molto probabilmente, a sala mungitura per bufale, in stato di abbandono, si è rilevata la presenza di enormi bobine avvolgitrici di cavi elettrici e cavi elettrici, di pedane in legno, di grossi sacchi bianchi contenenti rifiuti indifferenziati, e tanti altri rifiuti. Molti di questi rifiuti, ad un primo esame superficiale, apparivano anche inceneriti”.
A corredo della denuncia, non la prima da parte di questo drappello di guardie ambientali che è molto attivo non solo nell’agro aversano, ma anche nei confinanti comuni dell’hinterland settentrionale di Napoli, alcune foto significative.