Aversa – Da Sky all’aula consiliare. Dopo essere stato messo in onda sul canale Sky Arte Hd (leggi qui), venerdì 23 novembre, alle ore 18.30, nell’aula consiliare di Aversa verrà proposto ai cittadini il documentario in cui si racconta come sia stata attribuito al Guercino il dipinto della Madonna Assunta presente da sempre all’interno della chiesa monumentale di San Francesco.
Per raccontare come è nata l’idea di realizzare il documentario saranno presenti lo studioso d’arte pittorica del Seicento, pittore e curatore di mostre di opere del Giercino, Massimo Pulini, che ha materialmente identificato l’autore del dipinto considerato Ignoto fino a pochi mesi fa e il regista del documentario, Adolfo Conti. Tra le curiosità che saranno evidenziate dalla proiezione ce ne saranno un paio che ci sono state raccontate da don Pasqualino De Cristofaro, rettore del complesso monumentale dii San Francesco.
“In occasione dell’incontro che ebbi con Massimo Pulini – ricorda il sacerdote – mi fu chiarito che dopo aver avuto la sensazione che l’autore dell’opera fosse il Guercino, guardando documenti che riportavano con tanto di foto le opere d’arte di proprietà della chiesa, ha pensato che fosse necessario venire sul posto per verificare una caratteristica particolare, utilizzata solo dal Guercino nella preparazione dei colori delle sue composizioni, vale a dire l’utilizzo di sabbia fluviale”. “L’aver constatato direttamente la presenza di questa sostanza nel dipinto presente nella chiesa – ricorda don Pasqualino – ha definitivamente convinto Pulini ad attribuire l’opera al Guercino”.
“Infine, – aggiunge il rettore – mi fa piacere anticipare che il dipinto verrà restaurato in sede, a spese dei fratelli Mario e Nicola Nappa (leggi qui) in occasione dei 100 anni della fondazione della loro attività e ricordare ancora che all’interno della chiesa di San Francesco esistono tante altre opere di proprietà della chiesa che sono classificate come dovuto ad autori ignoto e che, probabilmente, qualche altro studioso potrebbe indicare per ciascuna l’autore. E’ quello che ci auguriamo possa realizzarsi dopo l’esempio dato da Pulini”.