Aversa – “Se qualcuno intende stare sulla sponda del fiume ad aspettare che passi il mio ‘cadavere’, ebbene allora faccia buona scorta di popcorn, noccioline e tarallini perché l’attesa sarà lunga e soprattutto vana”. E’ il messaggio che il sindaco Enrico De Cristofaro, in una nota inviata in redazione, dal titolo “Quelli che aspettano…”, parafrasando il nome del famoso programma televisivo calcistico di Rai2, lancia ai suoi detrattori in vista del 27 novembre, data in cui si terrà l’udienza preliminare del processo “The Queen” che coinvolge il primo cittadino per una vicenda, quella della ristrutturazione della “Casa dello Studente” di Aversa, risalente al periodo in cui, quando ancora rivestita la carica istituzionale, era presidente dell’Ordine degli Architetti di Caserta.
“A leggere certe considerazioni apparse su organi di informazione, sembra che il 27 novembre debbano farsi le prove del giudizio universale. – commenta il sindaco – Capziosamente, qualcuno colora questa vicenda processuale con il richiamo della Direzione distrettuale antimafia, dimenticando che tale colorazione vale per alcuni imputati ma non per me. E siccome da parte dei miei osservatori si fa riferimento alla possibilità che l’Amministrazione cadrà sotto la scure della Legge Severino, desidero rassicurare gli stessi che, come confermatomi dai miei difensori, gli avvocati Trofino e Quarto, l’eventuale rinvio a giudizio non può produrre alcune conseguenza che tanti auspicano, ai sensi dell’articolo 11 del Decreto legislativo 235 del 31 dicembre 2012 (che stabilisce i criteri di sospensione e decadenza degli amministratori locali in condizione di incandidabilità, ndr.).