In vista dell’incontro tra il gruppo “Uniti Si Può Fare” e “Gricignano Attiva”, previsto per giovedì prossimo, per discutere di eventuali osservazioni alla recente adozione del nuovo piano Asi (leggi qui), l’ex candidato sindaco e consigliere uscente di opposizione, Andrea Aquilante, fa alcune precisazioni.
“Anzitutto – esordisce l’architetto gricignanese – c’è da rilevare l’inopportunità da parte del Consorzio Asi di adottare un piano riguardante la zona Aversa Nord, cioè i territori dei comuni di Gricignano, Carinaro e Teverola, tutti e tre commissariati, perché saranno i commissari ad esprimersi e non le amministrazioni regolarmente elette e rappresentative del popolo”. “L’iniziativa di proporre eventuali osservazioni – fa sapere Aquilante – è stata avanzata dal nostro componente, il geometra Carmine Della Gatta, già impegnato a produrne diverse per conto di privati e non ha nulla a che vedere con le prossime elezioni amministrative. Considerato che la procedura di adozione del piano urbanistico passa anche attraverso la preventiva partecipazione delle associazioni presenti su tutto il territorio, procedura completamente ignorata dal Consorzio Asi, si è pensato di intervenire come associazioni, almeno in fase di osservazioni. L’intento è quello di chiedere all’Asi di prevedere, in fase di adozione, l’esclusione di ulteriori assegnazioni dei suoli alle future fabbriche che operano nel settore rifiuti. Il nostro territorio ha già dato”.
L’iniziativa di “Uniti”, tuttavia, stamani ha sollevato alcune polemiche poiché qualcuno riteneva opportuno allargare l’invito a tutte le forze politiche del territorio, e non solo a “Gricignano Attiva”. Su questo punto Aquilante chiarisce: “Non è sinonimo di un’eventuale alleanza politica tra i due gruppi, ma è pur vero che se si dovesse trovare una intesa sulle osservazioni, ciò costituirebbe sicuramente un punto forte su un eventuale accordo che per me potrebbe nascere esclusivamente su punti programmatici come questo. Ciò non significa che consideriamo una nostra esclusiva tale iniziativa, abbiamo invitato solo ‘Attiva’ semplicemente perché siamo andati insieme dal notaio per far cadere l’amministrazione e le motivazioni sono state proprio quelle di carattere ambientali. Insomma, siamo portati a pensare che sulla questione Asi ci sia una maggiore apertura verso ‘Attiva’”.
“Personalmente, – continua Aquilante – posso testimoniare, al di là della vicenda Progest, che le altre forze, ‘Osservatorio’, Pd e altri, sul discorso Asi hanno continuamente fatto ‘orecchie da mercante’, mi riferisco ad un’eventuale fuoriuscita dal Consorzio”. Aquilante dice di comprendere le difficoltà di ordine politico per altri gruppi: “E’ noto che l’Asi è praticamente gestito dal Partito Democratico, al quale lo stesso ex sindaco Vincenzo Santagata ha più volte mostrato una certa vicinanza. Dunque, il mancato invito è da intendere come una cortesia: non volevamo metterli in difficoltà”. Detto questo, l’ex candidato sindaco ci tiene ad evidenziare che “non ci sentiamo i proprietari di un carro sul quale lasciamo salire chi ci piace, in questa situazione ognuno ha il suo, voglio dire che se anche le forze vicino a ‘Osservatorio’ si sentono ugualmente coinvolte e favorevoli all’iniziativa, nulla osta a che ne facciano altre”.
Intanto, nel caso giovedì venisse siglata un’intesa tra “Uniti” e “Attiva”, Aquilante annuncia che “chiederemo l’adesione a tutte le associazioni e forze politiche presenti nei tre comuni interessati”. “Per me – conclude l’architetto – o l’Asi accetta le osservazioni oppure l’impegno da inserire nel programma della lista di cui spero di far parte sarà quello di fuoriuscire dal consorzio Asi e gestire il nostro territorio in modo autonomo”.