Aversa, Di Cicco dà forfait su Raiuno: “Assalito da ospiti in studio”

di Antonio Arduino

Aversa – Il dottor Nazario Di Cicco non è stato presente alla trasmissione “Storie Italiane” di questa mattina, 13 novembre, come era stato annunciato dalla conduttrice. La ragione di questa assenza è stata espressa dall’ortopedico in un comunicato trasmesso alla stampa nel quale parla di “agguato” da parte della redazione del programma tv nei suoi confronti, perché, dopo avergli più volte chiesto copia del verbale contenente fatti importanti per la comprensione della vicenda, in sede di trasmissione gli è stato impedito di poterne parlare perché assalito letteralmente dagli ospiti presenti in studio.

Un atteggiamento che è parso allo specialista teso a favorire la valutazione della vicenda in maniera negativa nei suoi confronti Infatti nel corso della trasmissione proprio sulla parte finale, quando ormai si andava verso la chiusura, sono stati chiamati in causa due sanitari che avrebbero avuto una parte importante nella vicenda dal momento che avrebbero “certificato” una problematica psicologica dello specialista. Uno dei sanitari è uno psichiatra, l’altro il medico curante di Di Cicco che ha cercato di leggere o almeno di far leggere il verbale dal quale non risulta la presenza dello psichiatra e l’impossibilità che il suo medico curante possa avergli certificato una patologia psichica, essendo il suo medico curante Mario Di Cicco. La impossibilità di dare queste due informazioni per l’ortopedico sarebbe responsabile di una falsa immagine che il pubblico potrebbe avere ricevuto nei suoi confronti giacche sembrerebbe essere stato dichiarato affetto da patologie psichiatriche che però sono state escluse dalla magistratura in maniera definitiva. Al punto che la giustizia ha condannato ben due volte l’Azienda Sanitaria al pagamento di danni provocati dal comportamento mobbizzante avuto nei suoi confronti.

Tutto questo andava chiarito nel corso della trasmissione ma, secondo Di Cicco, non è stato fatto. Per questo motivo non esita a definirla un “agguato” nel suo comunicato, messo in atto per ragioni a lui sconosciute, cosa che non doveva accadere dal momento che, come spiega l’ortopedico, c’era stato un lungo scambio di informazioni e documenti con la redazione di “Storie Italiane” che ha, poi, sacrificato il tema relegandolo in coda alla trasmissione. Da qui la necessità di comunicare alla stampa la sua versione dei fatti e di non presentarsi in trasmissione questa mattina, riservandosi la valutazione di una richiesta di risarcimento per eventuali danni all’immagine prodotti da una trasmissione che avrebbe dato allo spettatore, ad avviso dell’ortopedico, la sensazione di ribaltare il giudizio della magistratura, arrivato dopo lunghe indagini e che ha dato pienamente ragione allo specialista dichiarando nullo il verbale della commissione medica, tant’è che è stato reintegrato sul posto di lavoro, annullando il licenziamento e imponendo all’azienda un risarcimento economico sostanzioso.

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