Una truffa da 2 milioni di euro quella che sarebbe stata messa in atto da un imprenditore di Grumo Nevano (Napoli) ritenuto il gestore di fatto di una ditta operante nella vendita del pellet, situata a Frattamaggiore, al confine con Sant’Arpino, nelle vicinanza del cinema Lendi. Attirate dai costi molto convenienti dei sacchetti di pellet, pubblicizzati anche on line, molte persone avevano pagato in anticipo la merce che, però, non è mai stata ricevuta. Il titolare dell’azienda, cognato del gestore, e quest’ultimo sono “scomparsi”, chiudendo il punto vendita nel giro di qualche giorno.
Il numero dei truffati arriverebbe a mille, non solo nel Napoletano e nel Casertano ma anche in altre zone d’Italia (fino alla Lombardia), molti dei quali si sono costituiti in un comitato spontaneo e hanno presentato denunce. Proprio grazie a queste denunce la polizia ha scovato, a Pescopagano, tra Castel Volturno e Mondragone, un capannone riconducibile ad un familiare del gestore, sequestrando la struttura e il materiale rinvenuto all’interno, consistente in 89 bancali di legna, 241 di pellet, 3 muletti, un registratore di cassa, un Pos, saldatrici ed altri attrezzi.
Intanto, il comitato dei truffati si appella ai magistrati del Tribunale di Napoli Nord affinché al più presto facciano luce sulla vicenda, e soprattutto giustizia.
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