Aversa (di Donato Liotto) – Numerose le polemiche sollevate dopo i servizi de “Le lene” in cui veniva posta la lente di ingrandimento su alcune strutture ospedaliere della provincia di Caserta. Ne è venuto fuori un quadro desolante e negativo. Eppure, negli ospedali casertani vi sono anche delle eccellenze, come al “Moscati” di Aversa. Dal febbraio 2018 è attiva la rete provinciale per l’infarto miocardico. Alto è il numero di infarti in Campania. Basti pensare che in Italia ogni anno 120mila persone sono vittime di un infarto (in pratica un evento ogni 3 minuti), di cui 50mila sono gli infarti di maggior severità. A livello regionale, il primato negativo spetta alla Campania, con un tasso di ospedalizzazione per infarto di 400 per 100mila abitanti.
Tra le emodinamiche di riferimento c’è proprio quella di Aversa. A tal proposito, abbiamo incontrato il dottor Mario De Michele, cardiologo emodinamista, che spiega: “L’emodinamica è un servizio fondamentale per il territorio dell’agro aversano che racchiude oltre 400mila abitanti costretti in passato ad essere trasferiti in altre strutture della regione per essere sottoposti ad esame coronarografico. L’utilità del servizio è testimoniata dal volume globale di attività dell’Emodinamica con circa 2800 esami coronarografici e circa 1800 angioplastiche coronariche eseguite dall’apertura. Un dato che risponde alle esigenze di presa in carico territoriale della patologia”.
“Nel laboratorio di emodinamica – prosegue De Michele – vengono eseguiti non solo esami coronarografici urgenti, ma anche in pazienti stabili. In alcuni pazienti l’ostruzione coronarica non è improvvisa, ma può svilupparsi nel tempo come conseguenza dell’accrescersi della placca aterosclerotica e può provocare l’angina, ossia un dolore toracico per sforzi di una certa entità, che è conseguenza del mancato, transitorio, apporto di ossigeno al cuore, che è ancora vivo ma soffre sotto sforzo. Oppure vi sono pazienti con fattori di rischio cardiovascolare (diabetici, fumatori, ipertesi, ipercolesterolemici) sottoposti ad esami cardiologici che pongono il sospetto di una malattia coronarica. In tutti questi casi sorge la necessità di una coronarografia che può essere effettuata nel nostro laboratorio di emodinamica seguendo una lista di attesa a cui è possibile accedere”.
L’equipe del laboratorio di Emodinamica aversano è composta attualmente da 4 cardiologi (incluso De Michele), 5 infermieri, 3 tecnici di fisiopatologia cardiovascolare e tecnici di radiologia medica. Ogni procedura richiede generalmente la presenza di un medico emodinamista, di un infermiere che si occupa principalmente della somministrazione dei tannaci e dell’apertura sterile dei presidi, di un secondo infermiere/tecnico di fisiopatologia, che collabora con l’emodinamista al tavolo operatorio, ed un tecnico di radiologia, per la gestione delle immagini angiografiche, fatto salvo, per procedure complesse, che possono integrare altre figure come, ad esempio, l’anestesista. Una squadra formata da grandi professionisti, che ha come scopo il benessere e la salute del paziente.