Negli ultimi anni frequentare un anno scolastico all’estero (o anche un periodo più breve) durante le scuole superiori è diventata una pratica diffusa: nel 2016 erano 7.400 gli studenti stimati all’estero per almeno per 3 mesi (fonte: wwwscuoleinternazionali.org), con un incremento del +111% in 7 anni. I motivi? Diventare cittadini del mondo, costruire un pacchetto di conoscenze e competenze da spendere in un mercato del lavoro sempre più globalizzato, innalzare le proprie soft skill di tipo relazionale, comunicativo e organizzativo. Sono queste le esigenze sempre più pressanti degli studenti di oggi, a cui Intercultura offre una risposta concreta, attraverso i suoi programmi scolastici all’estero in 65 Paesi di tutto il mondo.
Anche in Campania studenti, genitori e scuole sono sempre più interessati alle opportunità di esperienze internazionali. Attualmente sono all’estero (o lo sono stati nel corso dell’estate) oltre 100 adolescenti campani di cui il 36% in Paesi anglofoni (USA, Irlanda, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda), il 27% in Europa (escluse destinazioni anglofone), il 13% in Asia, il 22% nei numerosi Paesi dell’America latina e il 2% in Africa, come in Ghana e Tunisia. Attualmente della provincia di Caserta sono all’estero 23 adolescenti in tantissimi Paesi come l’Argentina, gli Stati Uniti, in Bolivia, in Canada, In rep. Ceca, in Francia, ad Hong Kong, in Giappone, in Irlanda e tanti altri.
Come si partecipa a queste esperienze? I volontari di Intercultura hanno organizzato un incontro informativo aperto agli studenti e alle famiglie interessate: lunedì, 5 novembre 2018 dalle h 15 alle h 17, a Sessa Aurunca presso la Biblioteca dell’Is “Nifo”, dove sarà possibile ricevere informazioni e suggerimenti utili: le destinazioni disponibili, come fare a richiedere una borse di studio, l’ospitalità in famiglia, la scuola all’estero e il coordinamento con i docenti in Italia. Durante l’incontro sarà presentata la Borsa di studio messa a disposizione da Stante Srl per un programma annuale negli Usa per uno studente bisognoso di un aiuto economico, iscritti in una scuola di II grado e residente in una delle province di Napoli o Caserta (per info: www.intercultura.it/borse-di-studio-sponsorizzate/stante-srl). Protagonisti dell’incontro saranno anche alcuni ragazzi appena rientrati dal loro periodo di studio all’estero; attraverso il proprio racconto spiegheranno che cosa significhi trascorrere una parte così importante della propria vita a contatto con un’altra cultura, tra sfide, difficoltà, benefici e bellissimi ricordi di momenti speciali vissuti con i nuovi amici provenienti da tutto il mondo.
Ad aver vissuto da giovani un’esperienza all’estero con un programma di Intercultura e ad aver lì maturato le competenze che li hanno aiutati ad emergere sono numerose altre eminenti figure dell’eccellenza italiana. Primi tra tutti i due astronauti del team ESA Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. Ma anche: Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Franco Bernabè ed Enrico Cucchiani, cavalieri del lavoro e dirigenti d’azienda, Luca Barilla, Vice Presidente Barilla SpA, Giovanni Gorno Tempini Presidente di Fondazione Fiera Milano, Roberto Toscano, già ambasciatore a Teheran e a New Delhi, Carlo Secchi, Docente, già Rettore dell’Università Bocconi, Maria Concetta Mattei, giornalista TG2 e Oliviero Bergamini corrispondente Rai a New York, Gustavo Bracco, Direttore Risorse Umane e Organizzazione, Pirelli, Gianfilippo Cuneo, Consulente di management, Marco Balich, ideatore di numerose cerimonie olimpiche e ora dello spettacolo “La Cappella Sistina”, Marco Frigatti Vicepresidente Guinness World Records e lo scrittore Antonio Scurati.
La formazione internazionale delle nuove generazioni è volta a sviluppare quelle competenze globali e interculturali che lo stesso Consiglio d’Europa e le rilevazioni Pisa dell’Ocse ormai ritengono necessari per la formazione di un giovane. Una ricerca della Fondazione Intercultura (www.scuoleinternazionali.org) svolta su 500 docenti universitari ha mostrato, ad esempio come i nostri studenti dimostrino essere non ancora pronti per il mondo universitario e lavorativo: i nostri neodiplomati appaiono impreparati (la loro preparazione prende un misero 5,5 in pagella), soprattutto perché sono fortemente in difficoltà nel parlare una lingua straniera e nel problem solving.
Quali sono invece le caratteristiche dello studente “brillante”? Secondo la ricerca dev’esserci un giusto mix tra tratti caratteriali, competenze trasversali e una adeguata preparazione scolastica. Se, allo stato attuale -secondo i docenti universitari – gli studenti brillanti sono uno su quattro tra i neodiplomati, il numero potrebbe migliorare se solo le scuole investissero nelle competenze trasversali, creando un ambiente didattico che promuova la voglia di approfondire e la curiosità (29%), accompagnate da un atteggiamento di impegno e sacrificio (26%), la capacità di ragionamento e di elaborazione critica (30%), l’autonomia (23%), una buona preparazione scolastica (13%) e la conoscenza delle lingue straniere (7%). In quest’ottica un’esperienza internazionale sembra essere in grado di contribuire in maniera determinante all’acquisizione delle competenze fondamentali per il successo degli studenti.
Per maggiori informazioni sull’incontro di presentazione e sulle attività di Intercultura a Sessa Aurunca è possibile contattare il Responsabile dei soggiorni di studio all’estero del Centro locale di Intercultura, Prof.ssa Cristina Di Pietro, 3482449444 oppure Fernanda Esposito al n.3355769059.